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Teramo

Morti sul lavoro, Europa Verde: la Regione non ha fatto nulla

Paolo Forlì ragiona sui dati impietosi

Teramo. Dopo aver registrato il maggior incremento nazionale di morti sul lavoro rispetto all’anno precedente, un altro operaio abruzzese è morto ieri dopo esser stato investito da un tubo metallico mentre lavorava con una pressa in una fabbrica della Val di Sangro. Si tratta di Roberto Caporale, un operaio di Lanciano di 46 anni.

“A nome della Federazione Provinciale di Europa Verde di Teramo vorrei esprimere alla famiglia tutto il nostro profondo cordoglio, nella speranza che queste immani tragedie vengano frenate da nuove politiche serie ed intransigenti”, commenta Paolo Forlì, co-portavoce provinciale di Europa Verde.

“Ribadiamo l’urgente necessità di potenziare tutti gli organici degli enti di controllo delle Asl ed attuare quelle urgenti riforme che difendano i lavoratori dal mancato rispetto delle basilari regole di tutela e sicurezza sul lavoro”.
Anche su questo il governo regionale di centro destra di Marsilio deve riconoscere le proprie responsabilità ed il proprio fallimento, non avendo lavorato su politiche di prevenzione e salvaguardia dei lavoratori, né su quelle di stimolo e crescita dell’imprenditoria abruzzese – portando la nostra regione ad un incidenza di morti sul lavoro maggiore del 25% rispetto a quella nazionale e ad una regressione della capacità produttiva ed economica, così come certificato dal rapporto CRESA 2023:

DIMINUZIONE del numero di imprese attive (-1,0%)
DIMINUZIONE degli occupati (-0,3%) mentre in Italia si registra un aumento (+2,4%)
DIMINUZIONE delle forze di lavoro (-0,2%) quando in Italia aumentano (+0,8%)
AUMENTO dei disoccupati (+0,6%) mentre in Italia diminuiscono (-14,3%).

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