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Teramo

Nereto, approvato il bilancio. Conti in equilibrio: affrontati espropri e una vecchia causa

Nereto. Nell’ultima seduta dell’anno, il consiglio comunale di Nereto ha approvato il bilancio di previsione finanziario 2024-2026 con il voto favorevole dei consiglieri comunali di maggioranza (gruppo Viviamo Nereto) e del consigliere comunale Daniele Capuani.

 

La gestione del bilancio parte corrente è in perfetto equilibrio. Il bilancio potrebbe vedere, a seguito del riconoscimento dei debiti fuori bilancio, generati 20 anni fa e derivanti da procedure espropriative, un possibile squilibrio.
“Abbiamo dovuto fare una scelta di responsabilità predisponendo il bilancio con impegno, serietà, attenzione, che nostro malgrado, oltre ad una razionalizzazione e riduzione della spesa corrente ha apportato correttivi in aumento anche alle tariffe dei servizi pubblici a domanda individuale”, si legge in una nota a firma del sindaco Daniele Laurenzi, dell’assessore al bilancio Alberto Di Gaetano e dell’intero gruppo di maggioranza ViviAmo Nereto. “Tali adeguamenti si sono resi necessari non solo a causa delle morosità pregresse, delle quali comunque bisogna prendere atto, ma anche a causa dei costi elevati che questi servizi sono arrivati a comportare (a causa anche della situazione nazionale ed internazionale).

La sentenza che obbliga il Comune di Nereto al pagamento di oltre 1,5 milioni di euro comporta la rimodulazione integrale dell’impianto di bilancio con azioni immediate di compressione della spesa pubblica, riduzione dei costi e l’accertamento e riscossione di tutte le entrate, al fine di poter accantonare somme necessarie al pagamento della stessa.

L’azione messa in campo dall’attuale amministrazione, con il ricorso vinto nel luglio 2023, avverso una prima sentenza del 2021 che condannava il comune al pagamento di oltre 3 milioni di euro (con gli interessi l’esposizione sarebbe arrivata a 4 milioni di euro) ha ottenuto il risultato della riduzione drastica di una delle poste debitorie relative all’indennità di espropriazione, confermando purtroppo l’indennità di occupazione di alcune aree e gli altri oneri per una cifra di 1,5 milioni di euro e non più di 4 milioni.
È bene ribadire che tutte le procedure espropriative sono state determinate tra il 2002 e il 2008″.
Va ricordato che l’Ente è coinvolto in ulteriori contenziosi, pendenti in diverse sedi giurisdizionali, tutti ereditati da precedenti gestioni e potenzialmente ulteriormente impattanti per l’equilibrio di bilancio.

Tale condizione potrebbe implicare l’urgenza di piani di rateizzazione del debito e, per gradi, eventualmente l’attivazione di procedure di riequilibrio pluriennale avallate dalla Corte dei Conti.

” E’  stato necessario rimodulare l’impianto di bilancio, liberando risorse innanzitutto da destinare all’aumento del costo della compartecipazione del piano sociale di zona dell’Unione dei Comuni, pur avendo previsto delle compartecipazioni a carico delle famiglie a tutti i servizi di assistenza sociale che però non bastano per coprire il costo generale dei servizi sociali”, si legge ancora.

Le nuove tariffe. Dal mese di settembre 2024 (anno scolastico 2024-2025) cambiano, quindi, aumentando le quote di compartecipazione per i servizi a domanda individuale.
Rispetto agli anni passati abbiamo dovuto adeguare le tariffe dei servizi a domanda individuale (trasporto scolastico, rette asili nido, buoni pasto) per coprire almeno il 36% del costo sostenuto dall’ente per l’erogazione di tali servizi.
Aumentano ugualmente le risorse per l’impegno nel sociale sui capitoli destinati al nuovo piano distrettuale sociale dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata.
Per quanto concerne il trasporto scolastico, in passato, l’importo da pagare in precedenza era uguale per tutte le famiglie (80 euro annui), ora l’importo sarà determinato in maniera proporzionale per fasce di reddito ISEE.
Oggi
• Trasporto scolastico queste le fasce:
200,00 euro annui (con ISEE fino a 8.000,00 euro);
250,00 euro (con ISEE da 8.000,01 a 15.000,00 euro);
300,00 euro (con ISEE da 15.000,01 a 25.000,00 euro);
350,00 euro (con ISEE oltre 25.000,01 euro).

Sono previste riduzioni del 20% a partire dal secondo figlio. Sono previste riduzioni inoltre per coloro che fruiscono di una sola corsa (solo andata o solo ritorno) e la tariffa del servizio può essere pagata in due rate.

• Mensa scolastica (Scuola dell’Infanzia). Il buono pasto costerà 4,80 euro giornaliero con riduzioni del 10% e del 20% per il secondo e terzo figlio e l’esenzione nei casi previsti dalla normativa in materia.

• Asilo Nido. Per la retta d’iscrizione all’Asilo Nido i valori ISEE max (36.000,00) e min (8.000,00) sono definiti dal Piano Sociale Regionale 2022/2024. Per i buoni pasto, tutto è rimasto uguale, il carnet è composto da 25 buoni e costa per tutti 125,00 euro (5 euro per buono pasto).

Per la retta dell’Asilo Nido, oltre al reddito ISEE, rispetto alla frequenza vi è una differenziazione tra il tempo pieno e il tempo parziale.

L’amministrazione precisa che gli aumenti delle rette dell’Asilo nido sono ristorati (in maniera variabile a seconda degli scaglioni ISEE) dal bonus asilo nido erogato mensilmente dall’INPS. Tale Bonus ristora il costo sostenuto dalle famiglie per la frequenza di Asili nido come di seguito:

• Euro 3.000,00 Annuali (272,00 Euro mensili) alle famiglie con ISEE fino ad euro 25.000,00
• Euro 2.500,00 Annuali (227,00 Euro mensili) alle famiglie con ISEE da euro 25.000,01 a euro 40.000,00
• Euro 1.500,00 Annuali (137,00 Euro mensili) alle famiglie con ISEE oltre i 40.000,00 Euro
Sono sempre previste riduzioni in caso di più figli frequentanti l’Asilo Nido.

Per tutti gli altri servizi di assistenza sociale (minori, anziani, persone con disabilità) abbiamo previsto delle compartecipazioni e la contribuzione dell’utenza verrà determinata dalla situazione reddituale del nucleo familiare, sempre accertata tramite ISEE e dalle tariffe definite secondo il Piano di Zona dell’Unione dei Comuni Città Territorio Val Vibrata.

Inoltre occorrerà verificare le modalità di applicazione del nuovo Regolamento unitario per l’accesso ai servizi sociali approvato dal Consiglio Complessivo dell’Unione dei Comuni.
Tali correttivi sono cautelativi per il nostro Comune che, allo stato attuale, non è strutturalmente deficitario ma che purtroppo deve far fronte, nell’immediatezza, all’enorme esposizione debitoria (derivante dalle recenti sentenze) scaturita – giova ricordare – dal ventennale contenzioso riguardante la nuova zona produttiva e specificatamente da espropri “sui generis” ereditati da precedenti gestioni e a cui purtroppo si deve far fronte.
Si precisa che per le fasce economicamente più deboli poco cambia (essendo le tariffe riparametrate in base all’ISEE) e soprattutto va ricordato che attraverso i servizi sociali esistono forme di monitoraggio e tutela di tutte le situazioni di indigenza, con la possibilità di intervenire in maniera mirata, oltre ai vari bonus messi in campo dallo Stato direttamente a ristoro delle spese sostenute per la frequentazione del nido ed altri provvedimenti a favore delle famiglie.

Decisioni, quelle dell’aumento delle tariffe, sono sempre difficili da prendere: ma vanno comunque prese, con lo spirito di responsabilità e giudizio, come farebbe ogni buon padre di famiglia.
Siamo una comunità-famiglia e come in ogni famiglia, nel momento del bisogno, si chiede un piccolo sforzo ad ognuno: affrontiamo insieme le importanti sfide dei prossimi anni, di parsimonia oculata e responsabile, per questo alla cittadinanza chiediamo di contribuire con il sopportare questi doverosi adeguamenti a cui sarà affiancato il contrasto all’evasione ed elusione soprattutto di IMU e TARI e un piano di recupero delle morosità dei tributi che continuerà ad essere una delle priorità dell’azione amministrativa, anche per una questione di equità e di giustizia sociale venendo incontro alle esigenze e alle necessità di chi si trova in difficoltà medianti piani di rientro (anche ultrannuali) e rateizzazioni.
La vera sfida, sotto questo profilo, sarà quella di riuscire ad individuare le sacche di evasione dei tributi locali, anche mediante la riorganizzazione (che è già in corso) degli uffici comunali preposti (personale, database, software).

“Inoltre abbiamo predisposto il piano delle alienazioni del patrimonio (immobili ormai fatiscenti e onerosi) nonché una riduzione delle spese non solo superflue finanche non necessarie.
Quella della gestione dei contenziosi è l’ennesima sfida che dobbiamo affrontare con lo stesso impegno delle altre sfide che abbiamo fronteggiato insieme alla nostra comunità e andate a buon fine.
Gia’ nel recente passato, attraverso l’attività dell’Assessorato al Bilancio, coadiuvata da tutta l’Amministrazione comunale, e dopo un’iniziale e puntuale analisi della situazione in atto presso tutti i settori e le aree di gestione del Comune, durante la passata consigliatura abbiamo riconosciuto oltre 700.000,00 di debiti fuori bilancio e accordi transattivi, connessi con le passate gestioni e sulle quali non abbiamo potuto far altro che “pagare il conto”.

Siamo certi che, grazie al quotidiano impegno, all’esperienza e alle competenze maturate nel corso degli anni, grazie al rinnovato entusiasmo derivante dalla fiducia che i Neretesi ci hanno accordato nell’ultima tornata elettorale, potremo arrivare a razionalizzare ed efficientare la spesa destinando e accantonando le economie di bilancio corrente sul fondo contenzioso per il rischio di soccombenza.

Sempre in termini di bilancio la nostra amministrazione ha saputo intercettare tanti finanziamenti pubblici e allo stato attuale il comune di Nereto risulta essere soggetto attuatore di molteplici progetti PNRR per un importo pari ad euro 9.429.571,00 che non riguardano soltanto la pianificazione di opere pubbliche strategiche (che garantiscono la permanenza dei bambini in strutture adatte alle attività scolastiche e sportive, salubri, sicure e con gli impianti funzionanti) ma anche la digitalizzazione e l’innovazione nella PA e la incessante promozione culturale ed enogastronomica del nostro territorio anche grazie al prezioso lavoro di tutte le nostre realtà associative.

Siamo consapevoli che l’entità delle risorse finanziarie, non solo del PNRR, che abbiamo saputo intercettare amplia la capacità di spesa imponendo elevati livelli di efficienza, che non possono prescindere da un’adeguata risposta sul piano organizzativo. L’opportunità di amministrare tali ingenti risorse per investimenti rappresenta una sfida inedita per il nostro territorio, per questo ci mettiamo lo stesso impegno di sempre, perché è prioritario il tema della capacità di realizzarle le opere pubbliche strategiche e di spendere le risorse aggiuntive, senza sacrificare le attività ordinarie, con la stessa attenzione e cura verso la nostra comunità”.

 

 

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