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Teramo

Nereto, approvato il rendiconto di gestione del 2023 con un avanzo di 1,6 milioni

Grande attenzione nella gestione dei contenziosi ereditati

Nereto. Nell’ultima seduta del mese di aprile, il consiglio comunale di Nereto ha approvato il rendiconto di gestione relativo all’esercizio finanziario 2023.

Il consuntivo evidenzia la sostanziale tenuta dei conti:- dal conto del bilancio: un risultato di amministrazione pari a €. 1.674.767,08, un risultato di competenza pari ad €. 433.651,92 e il rispetto dell’equilibrio di bilancio.
– dal conto economico: un risultato economico positivo pari ad €. 760.179,86.
– dallo stato patrimoniale: un patrimonio netto finale pari ad €. 15.974.107,36 e un fondo di dotazione pari ad €. 3.650.221,15.
L’avanzo di gestione è totalmente accantonato a fondo crediti di dubbia esigibilità per €.1.110.599,01, a fondo contenzioso per €. 470.038,60 e €.82.676,85 per altri accantonamenti.
– L’avanzo di amministrazione accantonato a fondo contenzioso, in presenza di effettiva pendenza di controversie, vincola le risorse e contribuisce ad appianare l’esposizione debitoria.

“Nell’ultima assise civica ho ritenuto necessario dare comunicazione al Consiglio Comunale delle misure adottate dall’amministrazione per continuare ad affrontare la sfida della risoluzione dei contenziosi ereditati da passate gestioni che, ad oggi, hanno già portato a dei primi risultati”, sottolinea il sindaco, Daniele Laurenzi.

La giunta comunale ha dato un ulteriore atto di indirizzo agli uffici per una razionalizzata gestione contabile e finanziaria, affinché possano liberarsi risorse economiche sul bilancio corrente da destinare al finanziamento del contenzioso e dei debiti fuori bilancio.

La situazione contabile, in equilibrio, subisce il peso dei contenziosi in essere nelle diverse giurisdizioni (in materia di personale e di procedure inerenti la nuova zona produttiva), vicende scaturenti da passate gestioni non confacenti alla corretta amministrazione del bene pubblico, nonché superficiali ed approssimative procedure di accertamento delle entrate, in particolar modo tributarie, occorse negli anni passati.

Sotto quest’ultimo aspetto prosegue l’attività di recupero dei tributi evasi e nella stessa seduta consigliare è stato adottato il regolamento per l’applicazione dello statuto dei diritti del contribuente, allo scopo d’introdurre nella gestione dei rapporti tributari tra l’amministrazione ed il contribuente elementi di semplificazione, di equità, di trasparenza, di garanzia e di partecipazione al contradditorio, di accesso alla documentazione e tutti quegli elementi di novità contenuti nel Decreto Legislativo 30 dicembre 2023, n. 219.

Fondo contenziosi “Abbiamo ereditato una situazione complessa ed onerosa: nella precedente consigliatura (dal giugno 2018 al maggio 2023) abbiamo impegnato e liquidato oltre 700.000 euro per transazioni extragiudiziali e debiti fuori bilancio.

Abbiamo gestito una fase emergenziale dovuta a fattori esogeni legati a contesti nazionali ed internazionali conseguenti la crisi epidemiologica prima, ed energetica in seguito, così come gli aumenti delle spese per i servizi sociali a compartecipazione attivi all’Unione dei Comuni e, nonostante ciò, stiamo ponendo in essere ogni azione idonea a preservare l’Ente, al fine di evitare di incorrere in situazioni di disequilibrio e garantire, di conseguenza, il rispetto degli equilibri di bilancio, nonché il mantenimento delle esigenze di coordinamento della finanza pubblica.
Contestualmente continuiamo a erogare tutti i servizi e, quanto più possibile ispiriamo la nostra azione quotidiana al miglioramento continuo della qualità degli stessi”.

“Le ingenti risorse finanziarie incamerate per la realizzazione di opere pubbliche strategiche per il nostro paese, in corso di completamento (tutte entro la fine di questa consigliatura) generano inevitabilmente fluttuazioni di cassa derivanti da vincoli di cassa da rispettare, e la necessità di anticipazioni di tesoreria da restituire al termine dell’esercizio, con l’aggiunta degli interessi, soprattutto per le spese in conto capitale anticipazione di somme necessarie per pagare le opere pubbliche perché i trasferimenti dei finanziamenti devono arrivare e nel mentre le imprese vanno pagate”.

Nei prossimi giorni chiederò ai Presidenti delle Commissioni Consiliari, e in sede di conferenza dei capigruppo, di trattare preventivamente la imminente proposta deliberativa di riconoscimento di 170.944,52 euro di debiti fuori bilancio, derivanti da sentenze e riguardanti l’ex personale dipendente a tempo determinato (1998 – 2014).
Sono inoltre emerse vecchie forniture senza impegno di spesa, sempre di precedenti gestioni, per 8.667,78 euro.
Si evidenzia che l’attuale amministrazione è totalmente estranea alle annose vicende processuali in quanto non in carica al tempo della notifica dei ricorsi.

“Auspico che il Consiglio Comunale, e tutte le forze politiche e civiche neretesi, in merito al contenzioso della “zona produttiva”, comprendano le annose vicende urbanistiche, quali convenzioni e accordi di programma caduti nel dimenticatoio e mancanti dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi.

Tale analisi è necessaria affinché tutti i consiglieri comprendano, altresì, che con riferimento alle forme di finanziamento del contenzioso, dei debiti e delle auspicabili transazioni, l’Ente non può ricorrere a mutui, a seguito della riforma operata con Legge Costituzionale 18 ottobre 2011 n. 3, in quanto i mutui possono essere contratti solamente per le spese di investimento, di conseguenza per la natura dei debiti che dobbiamo ulteriormente affrontare, i relativi mezzi di finanziamento vanno reperiti esclusivamente nell’ambito delle risorse proprie ai sensi dell’articolo 193, comma 3, del TUEL, fatta salva la rateizzazione, da convenire con i creditori, prevista dall’articolo 194, comma 2, TUEL.

La nostra amministrazione civica auspica un lavoro congiunto con la minoranza anche su questi temi cogenti, con lo scopo di condividere un piano, o quanto meno delle linee guida circa le strategie da adottare per reperire i fondi necessari alla copertura dei pregressi debiti (precedenti alle amministrazioni Laurenzi) scaturenti dalle inadeguatezze passate nel gestire la cosa pubblica.

Per questo ho evidenziato al Consiglio Comunale, in primis la necessità di dare impulso all’attivazione del piano delle alienazioni del patrimonio immobiliare, finanche una valutazione delle dismissioni delle quote di società partecipate.

Le opere pubbliche sono interamente coperte finanziariamente. Questo focus sarà utile per chiarire alla minoranza la distinzione e la netta separazione tra spesa corrente e spese in conto capitale per la realizzazione delle opere pubbliche: queste ultime beneficiano di risorse prevalentemente sovracomunali, a destinazione vincolata, a costo zero per il bilancio pubblico e per la comunità. Le opere in itinere e in fase di realizzazione sono tutte interamente finanziate”.

 

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