
Nereto. Daniele Laurenzi, sindaco di Nereto, in una nota evidenzia la propria posizione in merito alla vicenda di Banca Intesa Sanpaolo e alla mozione presentata in consiglio dal gruppo di minoranza.
Laurenzi parte da un assunto: a breve si terrà un incontro tra il sindaco e i vertici dell’istituto bancario. Al centro del vertice, fissato da tempo, si dialogherà sulla recente notizia relativa alla possibile chiusura della storica filiale di Nereto.
La premessa. “In attesa di questo importante ed imminente appuntamento, ho chiarito alla minoranza, nel consiglio comunale di lunedì 31 marzo 2025, che prima di licenziare atti amministrativi sarebbe opportuno, e corretto istituzionalmente, aspettare le interlocuzioni con i vertici aziendali di Intesa Sanpaolo Spa e conoscere le scelte aziendali, ricordando che ad oggi lo sportello bancomat è perfettamente attivo e non è prevista nessuna chiusura in tal senso”, si legge nella nota.
“La premessa è doverosa per far comprendere ai miei concittadini la vicenda rappresentata alla stampa dalla minoranza “Insieme per Nereto” e soprattutto il lavoro interlocutorio che l’amministrazione sta portando avanti con Banca Intesa, sempre avendo presente i ruoli reciproci e nel rispetto degli stessi.
Nell’ultimo consiglio comunale, infatti, la minoranza ha presentato una mozione “sulla chiusura dello sportello di cassa dell’istituto bancario Intesa Sanpaolo Spa”: la stessa non era votabile, nella forma e nella sostanza, in quanto superata da un altro evento ovvero la chiusura della filiale stessa, e soprattutto perché, chiarito a tutti, che si era in attesa di un importante appuntamento con i responsabili di zona del gruppo bancario. Il tema è delicato e la maggioranza intende, come sempre, lavorare in modo istituzionale.
Il consiglio comunale. Nel merito della mozione, si precisa che la maggioranza ha, in sede di consiglio, chiesto il ritiro della stessa al fine di lavorare insieme per una delibera consiliare aggiornata e condivisa: la proposta, purtroppo, è stata respinta dai consiglieri Matteo Settepanella e Luigia Masi, che evidentemente avevano solo un fine politico nei loro intenti e non di interesse reale alle vicende della nostra Nereto. Tale ostinazione arrogante ha comportato il venir meno del numero legale, un accadimento che in un consesso può determinarsi.
Abbiamo spiegato in maniera chiara, inoltre, che la loro mozione, così come preparata, era inutile anche perché superata dalla ulteriore notizia della chiusura della filiale, notizia da loro non conosciuta perché non letta dai quotidiani e soprattutto notizia ancora da verificare.
Purtroppo la minoranza ha riportato una verità distorta rispetto a quello che la maggioranza ha detto e fatto. Omettendo le argomentazioni da noi addotte alla mancata votazione e l’invito reiterato a ritornare sulla discussione con un documento più circostanziato e condiviso. La distorsione della verità non è mai rispettosa della comunità in cui si vive e si opera.
Non possiamo dirci contenti della chiusura dello sportello al pubblico e capiamo i disagi dell’utenza, soprattutto dei nostri concittadini più anziani. Quando qualcosa chiude c’è sempre un impoverimento per la comunità, pur consapevoli che si tratta di scelte di una società quotata in borsa che riguardano, insieme al nostro territorio, la riorganizzazione del sistema bancario nazionale, verso una completa e totale digitalizzazione dei servizi.
E’ anche per questo che il consigliere Matteo Settepanella, e la sua parte politica, dovrebbero rallegrarsi delle inaugurazioni delle molte attività economiche che recentemente si sono insediate sul nostro territorio: grazie al lavoro di questa amministrazione per le infrastrutture oggi abbiamo risolto il dramma dell’immobilismo e delle grandi incompiute ereditate riportando Nereto ad essere un territorio affidabile, solido, credibile”.