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Teramo

Notaresco, il sindaco firma convenzioni con i privati senza passare in consiglio: l’accusa

Il gruppo di minoranza Si-Amo Notaresco punge anche sulla figura del presidente del consiglio

Sayonara Tortoreto

Notaresco. Due casi emblematici di mala gestio della cosa pubblica che saranno oggetto di altrettate interrogazioni consiliari. A porre l’attenzione sulla tematica è il gruppo consiliare Si-Amo Notaresco (Giuseppe Corradetti, Antonina Speziale, Diego Di Bonaventura).

 

“Come avevamo ampiamente annunciato e motivato, l’amministrazione dovrà fare dietrofront sull’istituzione della figura del presidente del consiglio comunale, come noto non previsto per i Comuni con popolazione inferiore ai 15mila abitanti e, come riportato dal parere del Ministero dell’Interno n. 6458/2024 l’elezione di tale figura in Comuni di queste dimensioni può avvenire, a seguito di modifiche apportate allo statuto dell’ente, solo dopo il rinnovo degli organi in carica. Invitiamo, pertanto, il presidente del Consiglio, che percepisce un’indennità, a dimettersi, allo scopo di evitare di incorrere, anche personalmente, in responsabilità derivanti dal prosieguo diqueste palese situazione di illegittimità”.

“La seconda interrogazione che porteremo in consiglio comunale riguarda la convenzione, firmata digitalmente dal sindaco Di Gianvittorio con una azienda privata, dalla quale scaturirebbero una serie di obblighi per le parti e, a quanto ci risulta, stipulata a totale insaputa sia dell’assise civica – dalla quale questa convenzione non è mai passata – che delle stesse forze di maggioranza.

In premessa della convenzione si fa riferimento a “giusti poteri conferiti dal Consiglio comunale”, il che sarebbe un clamoroso falso in atto pubblico in quanto non ci risulta che l’atto sia mai approdato in consiglio, tant’è che non esiste una delibera in merito.

Quindi, a quanto pare, a titolo personale il sindaco firma una convenzione con un’azienda privata assumendo, in cambio di quanto dovuto e stabilito già ai tempi del compianto sindaco Valter Catarra a titolo di ecoristoro, una serie di obblighi per il pubblico a dir poco anomali e del tutto irrituali. Tra questi, si legge nella convenzione: “L’amministrazione comunale si impegna a notiziare con adeguato anticipo ….. in merito all’intenzione di avviare eventuali procedimenti amministrativi che incidono sulle attività svolte dall’impianto…” (cioè in caso di un’attività di verifica e/o controllo il Comune dovrebbe avvisare con congruo anticipo l’azienda???) e ancora si legge che l’Ente si impegna “a sostenere le iniziative avviate o che saranno avviate dalla Società sia sull’area di sedimedell’impianto che sulle aree limitrofe, avviando gli iter tecnici e amministrativi di propria competenza…” (cosa significa che il Comune si impegna a sostenere le attività di un privato, peraltro non specificate, senza procedure di evidenza pubblica???).

A che titolo e in virtù di quale potere conferitogli il sindaco firma una convenzione con una società privata? Come si evince da questi passaggi, il sindaco con la sua firma ha improvvidamente messo in capo all’Ente comunale una serie di obblighi del tutto illegittimi e irrituali, che porteranno a gravi responsabilità, compreso il risarcimento di eventuali danni”.

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