Nuova localizzazione del Saffo a Roseto: “Si devono trovare 25milioni”
L'amministrazione fa appello alla collaborazione tra Enti (Comune, Provincia e Regione)
Roseto degli Abruzzi. L’Amministrazione Comunale, la Provincia di Teramo e i Consiglieri Regionali devono lavorare fianco a fianco per trovare i 25 milioni di euro necessari per realizzare il nuovo Polo del Liceo Saffo a Roseto degli Abruzzi. Fondi che, al momento, non si vedono all’orizzonte.
È questo il vero scoglio da superare per dotare finalmente la città e l’istituto scolastico della tanto attesa opera, al di là dell’individuazione dell’area di realizzazione che, di fronte alla mancanza di finanziamenti, risulta una questione meno complessa.
Sono questi i punti focali attorno ai quali si è incentrata la conferenza stampa convocata questa mattina in Sala Consiliare del Municipio di Roseto. Ad intervenire, per rispondere alle tante voci e agli allarmismi circolati negli ultimi giorni rispetto alla realizzazione del nuovo Polo Liceale rosetano, sono stati il Sindaco Mario Nugnes e il Consigliere Regionale Enio Pavone, già Consigliere Provinciale con delega all’Edilizia Scolastica. Assieme a loro, in rappresentanza della Maggioranza, il Consigliere delegato alle Frazioni e al Territorio Vincenzo Addazii.
I due amministratori rosetani sono partiti da un concetto fondamentale: “Nessuna polemica è in corso con il Presidente della Provincia Camillo D’Angelo, come qualcuno artatamente prova a far credere. Con lui la collaborazione è costruttiva e proficua e a dimostrarlo ci sono i lavori effettuati sul territorio di Roseto. Oggi siamo qui, quindi, solo con lo scopo di fare chiarezza”.
Fatta questa premessa Nugnes e Pavone sono entrati nel merito della questione, ricostruendo le tappe di una vicenda troppo spesso strumentalizzata.
“Del nuovo Polo liceale del Saffo se ne parla da anni ma la prima vera azione concreta per la sua realizzazione è avvenuta sotto la guida del Presidente Diego Di Bonaventura grazie all’allora consigliere delegato Enio Pavone che ha avviato il percorso dello studio di fattibilità – ha affermato il Sindaco Nugnes – Procedura che ha portato ad un concorso d’idee che è in fase di conclusione e del quale a breve dovrebbe essere presentata la graduatoria. Ciò che sappiamo, perché confermato anche dal Dirigente della Provincia, è che quello previsto è un progetto che riguarda sì l’area vicina al “Moretti”, unica al momento conforme e disponibile, ma che per una scelta lungimirante non è vincolato ad essa. In sostanza, è traslabile e utilizzabile anche per altre zone con medesima destinazione urbanistica.
L’Amministrazione Comunale di Roseto, dal canto suo, non è rimasta di certo immobile come qualcuno vuol far passare: stiamo predisponendo l’aggiornamento del Piano Regolatore Generale nel quale abbiamo dato indicazioni precise rispetto al polo scolastico e nel quale ribadiamo che è necessario realizzarlo nel centro urbano di Roseto. Le aree papabili, e non è un mistero, sono quelle delle fornaci Branella e Diodoro, dove ci sarebbero anche tutti i servizi necessari. Quello che dovrebbe allarmare, e lo dico senza polemica, è che all’orizzonte non si vedono linee di finanziamento aperte dopo che la Regione non ha accordato la richiesta della Provincia di inserire il nuovo Polo Liceale tra i fondi FSC”.
Un concetto ribadito con forza dal Consigliere Regionale Pavone che ha chiesto a tutti gli attori coinvolti maggiore concretezza. “Chi fa opposizione a livello locale ha ovviamente interesse a buttare fumo negli occhi dei cittadini ma, sul Saffo, qualcuno ha detto troppe falsità – ha aggiunto Pavone – Questa Amministrazione Comunale, attraverso il mio ruolo di Consigliere Provinciale delegato, si è impegnata per prima a far finanziare con 200mila euro lo studio di fattibilità. Il primo vero atto concreto dopo anni di sole chiacchiere.
Ora, l’iter deve essere completato per avere un’altra area con medesima destinazione urbanistica conforme ma è un problema del tutto secondario di fronte al vero nocciolo della questione: trovare i circa 25 milioni di euro necessari alla realizzazione dell’opera. Concentrarsi solo sull’individuazione dell’area, in questa fase, è come guardare il dito mentre si indica la luna.
Noi, dal canto nostro, ribadiamo la nostra disponibilità a lavorare con il Presidente D’Angelo per reperire questi fondi ed estendiamo l’invito anche a tutti i Consiglieri Regionali eletti nella provincia di Teramo. Ricapitolando, quindi, dobbiamo unire le forze, ad ogni livello istituzionale, per ottenere il finanziamento e non andare dietro ad inutili e dannose polemiche che puntano ad invertire il problema passando la patata bollente nelle mani del Comune. Probabilmente è l’ennesimo, dannoso e inutile tentativo di incrinare i rapporti tra la nostra Amministrazione e il Presidente D’Angelo con il quale, invece, prosegue un percorso caratterizzato dalla massima collaborazione e dalla massima stima reciproca”.