Ospedale Val Vibrata, il centrodestra ribadisce: per i cittadini non cambia nulla VIDEO
Conferenza stampa dei consiglieri regionali Di Matteo e Rossi che illustrano anche gli investimenti effettuati
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Sant’Egidio alla Vibrata. “Per il cittadino non cambia nulla. Non ci sono declassamenti e riduzioni per l’operatività dell’ospedale Val Vibrata. E poi gli investimenti effettuati nel corso dell’ultimo scorcio evidenziano l’attenzione che Regione e Asl manifestano per il presidio ospedaliero”.
Ci sono due consiglieri regionali (Emiliano Di Matteo e Marilena Rossi) e due sindaci (Annunzio Amatucci di Sant’Egidio alla Vibrata e Pietrangelo Panichi di Ancarano) per ribadire quello che è lo stato dell’arte per quanto concerne l’assetto della sanità in Val Vibrata. E soprattutto alla luce di quello che sono state le polemiche e le prese di posizione di natura politica in vallata.
Rete ospedaliera. Emiliano Di Matteo, nella sua analisi, riparte da un assunto. L’approvazione della nuova rete ospedaliera del 2023, necessaria, alla luce delle norme per avere i fondi da investire nella sanità. “La rete aveva del paletti e abbiamo allungato la coperta al massimo, tutelando e salvaguardando questo territorio. L’obiettivo era quella di far funzionare l’ospedale e per i cittadini non cambia nulla. Ginecologia e ostetricia restano, si può ancora partorire a Sant’Omero e in questi giorni di agita un finto problema”.
Di Matteo e Rossi snocciolano i numeri dell’ospedale di Sant’Omero, anche in ordine alle attività chirurgica e ortopedia. Così come si punterà a difendere l’unità operativa complessa di chirurgia”.
Investimenti. Marilena Rossi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, sottolinea invece è fondi destinati al Val Vibrata (circa 3,5 milioni), per la nuova Tac e nuova risonanza in arrivo.
Non mancano stoccate al centrosinistra (alle chiusure precedenti del punto nascita di Atri e alla fine del parto indolore a Sant’Omero, nel silenzio degli allora amministratori di maggioranza e del sindaco). “Un conto è il confronto politico e un conto è veicolare informazioni sbagliate, che disorientano e spaventano i cittadini che ora iniziano anche a prenotare esami altrove”, spiega Di Matteo e questo non è giusto. Chi critica rischia di diventare il carnefice. Io sono pronto ad un dibattito pubblico con la presenza anche dei sanitari per far luce di questa vicenda e smontare quello che viene detto”.
La posizione dei sindaci. Alla conferenza stampa indetta dal consigliere regionale di Forza Italia erano presenti anche due sindaci del territorio, che hanno evidenziato la propria posizione al riguardo. “L’incontro con il manager della Asl era stato chiesto dalla presidente dell’Unione prima di Natale”, ha ribadito Annunzio Amatucci, ” e quelle che erano delle possibili preoccupazioni da parte dei sindaci sono state fugate dal manager e abbiamo avuto tutte le rassicurazioni del caso. E poi i numeri del Val Vibrata mostrano l’attenzione che c’è nella sua attività e crediamo che progettualità e professionalità siano fondamentali per assicurare la sua funzionalità. E continueremo a monitorare la situazione, anche in ordine delle liste d’attesa”.
“Di certo non abbassiamo la soglia di attenzione sull’ospedale”, aggiunge il sindaco di Ancarano. “I sindaci possono avere visioni diverse ma l’obiettivo resta il bene comune e la funzionalità dell’ospedale in Val Vibrata, che è terra di confine e l’esperienza che arriva dalle vicine Marche, anche in tema di gestione associata delle attività in strutture contigue, rappresenta il valore aggiunto”. Il consigliere Di Matteo ha anche parlato, nell’occasione, dei fondi a servizio di associazioni e onlus, il sostegno che arriva dalla Regio e anche i fondi, importanti, 16milioni di euro, messi a disposizione della Provincia per la viabilità.