Val Vibrata. C’è una posizione comune dei sindaci della Val Vibrata a margine della riunione che hanno avuto con la dirigenza della Asl di Teramo: incontro chiesto dalla presidente, Cristina Di Pietro, in ordine a quelle che erano le preoccupazioni sulla questione della soppressione dell’Unità operativa complessa di ginecologia e ostetricia. La posizione emerge in una nota dell’Unione dei Comuni diffusa nella giornata di oggi.
Durante l’incontro, come è noto, i vertici dell’azienda sanitaria hanno comunicato ai sindaci che la trasformazione dell’unità operativa da complessa a semplice “è frutto di una riorganizzazione aziendale, che prevede la creazione di un collegamento virtuoso tra unità operative, tra Teramo e Sant’Omero, guidate entrambe dal dott. Alessandro Santarelli, ed hanno altresì ribadito la ferma volontà di non operare nessun depotenziamento dell’ospedale Vibratiano, destinatario, tra l’altro, di ingenti investimenti con l’acquisto di nuove attrezzature, l’avvio di nuovi servizi e l’apertura di 2 case di comunità”.
La posizione dei sindaci. “I sindaci della Val Vibrata”, si legge ancora, “impegnati da tempo nel seguire le vicende legate alla riorganizzazione della rete ospedaliera, hanno sempre ribadito alla Regione Abruzzo ed alla Asl di Teramo la necessità di garantire qualità ed efficienza dei servizi sanitari per la comunità vibratiana, attraverso una costante attenzione al presidio di Sant’Omero e ai servizi territoriali erogati dalle case di comunità di prossima apertura. Nell’occasione i Sindaci hanno chiesto di mantenere livelli di prestazioni che garantiscano la centralità dell’Ospedale Val Vibrata.
I Sindaci, pur prendendo atto degli impegni assunti dalla Asl sulla centralità dell’ospedale Val Vibrata, ribadiscono la loro perplessità sulla scelta operata e adotteranno tutte le iniziative opportune affinché determinati indirizzi organizzativi vengano rivalutati e comunque non siano richiesti più sacrifici alla sanità vibratiana”.