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Teramo

Partiti a Pineto i lavori anti erosione a nord del Calvano, Ruggiero: “Risultato importante grazie alla Regione”

E annuncia anche l'approvazione del terzo lotto per il completamento dell'opera

Pineto. Annunciati ieri dal sottosegretario regionale Umberto D’Annuntiis i lavori per la difesa della costa a Pineto con la realizzazione di una barriera sommersa a nord del torrente Calvano.

 

“Un risultato importante per la città grazie alla Regione Abruzzo”, commenta soddisfatto Mimmo Ruggiero, consigliere dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano.

“Esprimo un vivo apprezzamento alla Giunta Regionale guidata dal presidente Marco Marsilio e in particolare al sottosegretario Umberto D’Annuntiis, per la positiva collaborazione istituzionale finalizzata alla soluzione per la messa in sicurezza delle spiagge del nostro litorale e programmato le risorse di sostegno. L’intervento infrastrutturale iniziato a Villa Ardente è un progetto atteso da anni dati i continui tentativi e i fondi gettati a mare, senza successo, di difesa del tratto costiero dalle forti e sempre più frequenti mareggiate. Il piano, notoriamente osteggiato dalle amministrazioni di centrosinistra, in particolar modo dall’ex sindaco Verrocchio e dal suo vice Alberto Dell’Orletta, delegato al demanio, attualmente prevede interventi che rappresentano la più grande opera pubblica mai realizzata a Pineto”.

RUGGIERO: “CONCLUSO L’ITER BUROCRATICO PER IL TERZO LOTTO”

“Ieri con l’arrivo del pontone nelle acque prospiciente la zona interessata, sono iniziati i lavori per la realizzazione del primo e secondo lotto di barriere sommerse della lunghezza di 450 metri circa. Nel frattempo, negli ultimi giorni è stato concluso l’iter burocratico anche per il terzo lotto con il parere favorevole del Comitato Regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale, che andrà a completare l’intera opera infrastrutturale per complessivi 900 metri”, aggiunge Ruggiero, “mentre si registravano i pareri negativi dell’amministrazione targata PD-SI-M5STELLE”.

“La concomitante e positiva conclusione burocratica dell’intero iter e l’inizio operativo dei lavori di un progetto strategico e prioritario per la comunità, mi dà l’occasione di fare la considerazione che vede finalmente invertito il trend che fino ad oggi rileva Pineto, amministrata negli ultimi 20 anni dal Pd, SI e dal M5stelle, soccombere sotto il peso del binomio delle incompiute e fallimenti grazie a una incisiva attività di collaborazione tra il circolo di Fratelli d’Italia Pineto, i comitati Villa Ardente/via Liguria, l’associazione Adico, liberi cittadini, a cui va il mio ringraziamento, e la Regione Abruzzo che ha finalizzato e portato a compimento un’opera bloccata e attesa da troppi anni”, spiega il consigliere.

Una vittoria della buona amministrazione per tutta la città portata a compimento da chi della politica ne ha fa un bene comune nell’esclusivo interesse della collettività. In ultimo mi permette di ringraziare gli uffici e i dirigenti del Servizio Opere Marittime della Regione e il Commissario prefettizio, dott.ssa Roberta Di Silvestro, per aver inciso e compreso l’importanza, nella fase più delicata di approvazione del 3º lotto, propedeutico all’intero progetto infrastrutturale”, conclude Ruggiero.

Il Partito Democratico di Pineto risponde ai coordinatori locali di Fratelli sull’inizio dei lavori e sull’annuncio di un terzo lotto di scogliere emerse.

“La narrazione del circolo di Fratelli d’Italia – dichiarano gli esponenti del locale circolo PD – è palesemente viziata da ambizioni legate alla campagna elettorale, il tutto a discapito dei reali interessi del territorio. Difatti i progetti relativi al primo e secondo lotto di barriere sommerse e per cui sono partiti i lavori sono gli stessi che il Consiglio Comunale di Pineto, all’unanimità nel settembre 2021, decise di approvare e trasmettere alla Regione Abruzzo per il completamento delle fasi esecutive e per le successive procedere di appalto. Per tutta questa importante fase che ha portato solo oggi alla realizzazione di barriere soffolte nella zona nord di Villa Ardente, sebbene siano passati oltre due anni da quella data, esprimiamo profonda soddisfazione perché è stata portata avanti all’epoca con una fondamentale azione di dialogo ed ascolto di tutte le parti sociali e politiche interessate alla risoluzione della problematica.

Un progetto che dopo attenti, pazienti e meditati confronti con il territorio e con le associazioni locali, si è dotato di tutti gli studi tecnici e le autorizzazioni assolutamente in linea con il piano regionale di difesa della costa.

Oggi, invece, il locale circolo di Fratelli d’Italia “canta vittoria” per l’avvio di un intervento per cui gli esponenti territoriali di quel partito non hanno avuto alcuna parte attiva in Consiglio Comunale, annunciando addirittura l’inizio di un terzo lotto (barriere emerse a 100 metri dalla riva dall’area di via Piemonte fino a via Sardegna, soluzione totalmente difforme rispetto il percorso avviato) non avendone mai condiviso alcuna idea progettuale con i portatori di interesse del territorio e per il quale, addirittura, si è deciso di escludere la procedura di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale.

Il progetto annunciato per il terzo lotto infatti, oltre a preoccupare le rappresentanze locali di balneatori ed albergatori, è totalmente difforme rispetto le indicazioni del Piano di Difesa della Costa adottato dal Consiglio Regionale e, casualmente, recentemente modificato per l’area di intervento con una insolita Delibera di Giunta e non di Consiglio.

Riteniamo inoltre sbagliata, per questo terzo lotto, la scelta di escluderne la procedura di assoggettabilità a VIA nonostante la fase di progettazione preliminare abbia chiaramente evidenziato tra i vari effetti il probabile arretramento di 18 metri della linea di costa, nella fascia dei 200 metri a nord del Torrente Calvano, con il rischio di arrecare un indubbio danno alle strutture turistiche qui insistenti e concrete possibilità di fare estendere gli effetti erosivi in zone attualmente non a rischio come il centro di Pineto e l’area marina protetta Torre del Cerrano.

Alla luce di quanto sopra chiediamo, pertanto, proprio al fine di proteggere la spiaggia pinetese, di sottoporre la procedura relativa al terzo lotto a tutti i necessari approfondimenti e di non utilizzare un argomento così delicato per esclusivi fini propagandistici”.

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