Domani a Teramo in piazza contro il patriarcato
Manifestazione organizzata dal Collettivo Malelingue
A dirlo il Collettivo Malelingue di Teramo.
“Per questo il 22 novembre scenderemo in piazza unitɜ, perché di silenziarci non ne vogliamo sapere. L’eco del femminicidio di Giulia Cecchettin, descritto come un “amore problematico”, illustra una narrazione distorta che minimizza la violenza, spostando le responsabilità dal carnefice alla vittima. Non ne possiamo più di narrazioni sbagliate nei casi di femminicidio che alimentano soltanto disumanizzazione e cultura dello stupr*, un fenomeno endemico che ogni giorno strappa alla vita sorelle e compagne. Non possiamo più tollerare una società che negando la nostra autodeterminazione, pretende di decidere sui corpi di donne e soggettività queer, come succede anche con l’aborto (minato e ostacolato) e con il neo reato universale per chi sceglie la GPA”.
E ancora: “Siamo vittime sacrificali dell’estrema destra che, con Orban, Meloni, Milei, Trump, propone un solo modello: la famiglia e l’identità nazionale da difendere ad ogni costo. Le politiche autoritarie, come quelle della costruzione di campi di detenzione per migranti, rappresentano una deriva repressiva alimentata da odio e oscurantismo. Il DDL 1660 in arrivo, reprimerà ogni forma di dissenso, colpendo anche esperienze di lotta contro il 41bis, contro il TAV, contro opere dannose per l’ambiente, contro condizioni di lavoro disumane. Si vuole spezzare la comunità di intenti, la solidarietà alla base del dissenso. Siamo in guerr4ae noi scenderemo in piazza anche per schierarci al fianco del popolo palestinese, vittima di un genocidio da parte di Israele, sostenuto politicamente e strategicamente dall’Occidente. Una guerra dilagante che dalla Striscia di Gaza, avanza in Cisgiordania ed in Libano. Scenderemo in piazza perché il nostro grido di rabbia verso questa società violenta e malata che stiamo costruendo non ha più argini”.
Per questo, “ci vediamo venerdì 22 novembre a Teramo in piazza Orsini alle 18.30”.