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Teramo

Sanità, Pepe e Mariani invitano FdI a dibattito pubblico

Dopo le accuse della coordinatrice Marilena Rossi, la replica dei consiglieri regionali

Sayonara Tortoreto

“Marilena Rossi chi? Me lo chiedo perché negli ultimi anni non ho letto mai, e dico mai, una sua dichiarazione sulla sanità teramana massacrata da Marsilio e Verì, così come non ho mai avuto il piacere di sentire un suo intervento a favore della nostra provincia, né una sua presa di posizione, come leader provinciale di FdI, per chiedere ai suoi referenti regionali e al suo governatore romano maggiore attenzione verso il nostro territorio rispetto alle altre province”.

A dichiararlo Sandro Mariani Capogruppo di “Abruzzo in Comune” in consiglio regionale in replica alla coordinatrice teramana di Fratelli d’Italia.

“Quella di Marilena Rossi è una difesa d’ufficio senza argomenti, a difesa dei suoi amici di partito. Comprendo che ormai in Fratelli d’Italia funzioni così, d’altronde è ciò che fa Marsilio con la Meloni: appoggio incondizionato alla linea, anche se nel tritacarne finiscono l’Abruzzo e suoi cittadini. È stato così per Marsilio sull’autonomia differenziata, è così per la Rossi sulla sanità. Io, al contrario, sono abituato ad interpretare il mio ruolo come servizio ai miei concittadini e al mio territorio. Non accetterò mai che i cittadini teramani vengano calpestati nei loro diritti fondamentali” aggiunge il consigliere regionale PD, Dino Pepe.

“Evidentemente dopo anni nell’ombra, con l’approssimarsi delle elezioni regionali a cui forse intende candidarsi, la signora Rossi ha sentito a necessità, giustamente, di far sentire la sua voce su di un tema così importante…peccato che l’abbia fatto non aggiungendo nulla alla discussione affrontando nel merito la problematica, ma solo lanciandosi in accuse nei miei confronti – prosegue Mariani – Sono passati diversi giorni, ma ancora nessun esponente del centrodestra, fatto salvo il goffo intervento della Verì ampiamente sbugiardato, ha smentito i miei numeri o ha posto rimedio alle mie preoccupazioni: un segnale che mi preoccupa fortemente e che conferma, anche se non ve n’era bisogno, il grave danno che questo centrodestra regionale ha causato alla sanità teramana”.

“Tornando alle parole della signora Rossi, che evidentemente non ha mai seguito le vicende della sanità teramana, vorrei ricordarle che il sottoscritto quando in passato era Capogruppo del PD in Regione, non ha mai esitato a contestate le scelte del suo Governatore (PD) e del suo assessore alla Sanità (anch’esso del PD) quando pensava che si stesse penalizzando il nostro territorio e lo ha sempre fatto mettendoci la faccia. Questo a differenza sua e degli altri leader teramani del centrodestra che stanno in silenzio e non proferiscono parole contro i gravi tagli che Marsilio e Verì stanno infliggendo alla nostra sanità”, spiega Mariani.

“D’altronde, se dovessi mai abbassarmi al suo livello, con meri attacchi politici, cosa che non farò mai, dovrei ricordare come del presidente provinciale di FdI in politica si ricordino solo le sonore batoste subite alle elezioni in giro per il teramano, con la ciliegina sulla torta della “scoppola” rimediata nel suo comune, Bellante, dove il sindaco del Pd ha vinto con percentuali bulgare e il suo candidato è finito terzo su tre…dietro anche alla sinistra. Oppure l’inesistente attività politica al servizio di questo territorio del suo partito, tanto che Teramo cinque anni fa fu l’unica non in grado di eleggere un consigliere all’Emiciclo. Per non parlare poi della sua vicinanza ad una corrente aquilana del suo partito che forse le consiglia di non fare troppo rumore e di lasciare che i fondi vadano nella Marsica o al “San Salvatore”. Tutte cose che non diremo mai perché poco interessati alla diatriba politica quando c’è in ballo la salute dei nostri concittadini”, proseguono i consiglieri dem teramani. 

 “Siamo comunque pronti ad un dibattito pubblico con la signora Marilena Rossi nel corso del quale saremo ben lieti di confrontarci con lei sui numeri della nostra sanità, magari riusciremo a farle capire che è ora che il suo partito e tutto il centrodestra teramano si sveglino, prima che da L’Aquila finiscano di rovinare la nostra sanità provinciale”, concludono Mariani e Pepe.

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