Per Antonetti “150 giorni di niente nel D’Alberto-bis”
Il consigliere attacca l'amministrazione
“Giunta D’Alberto bis: i primi 150 giorni di niente. Ho atteso “per generosità” non 100 giorni ma 150 giorni
dall’elezione del “nuovo” sindaco. Purtroppo il bilancio è peggiore del previsto e del prevedibile. Solo qualche
sporadica prosecuzione di attività e progetti già previsti e decisi nei primi cinque anni e solita stucchevole
inaugurazione di piccole manutenzioni e recuperi con il consueto taglio di nastro e foto. Per il resto il nulla”.
A dirlo il consigliere comunale Carlo Antonetti.
“In cinque mesi si è potuto discutere in consiglio soltanto: di rinvii del consiglio stesso (due) per gravi irregolarità e illegittimità procedurali; di tardiva approvazione del bilancio consuntivo del 2022; di approvazione di ingenti debiti fuori bilancio; di forte ridimensionamento del parcheggio dell’ospedale su richiesta della Asl che non riesce immotivatamente a ultimare il progetto approvato e comunque scaduto (ma il sindaco non dice di voler realizzare il nuovo ospedale al Mazzini ???); e, udite udite, di concessione del nulla-osta per la costruzione nel nucleo industriale di case funerarie. Si, avete capito bene: come è noto noi a Teramo siamo molto originali: nelle aree industriali, infatti, non cerchiamo di attrarre nuovi e importanti insediamenti industriali, come avviene anche nelle cittadine limitrofe, ma autorizziamo la costruzione di case funerarie. Purtroppo, quindi, nulla è stato fatto, discusso e deciso in relazione allo sviluppo strategico, urbanistico, commerciale, produttivo e turistico della città e alla redazione di un piano di Marketing territoriale che favorisca anche il ripopolamento del centro storico della città”.
E ancora: ” Così come nulla c’è stato in relazione agli urgenti temi e alle grandi problematiche attuali e che affliggono quotidianamente i cittadini: sicurezza del territorio e dei cittadini; riqualificazione del centro storico
(piazza Sant’Anna, Piazza Verdi ecc..); problema dei parcheggi a pagamento e delle multe; rimodulazione della Ztl; interventi per polo artigianale e industriale; ripristino e valorizzazione dei luoghi della cultura e archeologici; ricostruzione pubblica (emergenza gravissima); ristrutturazione e messa in sicurezza dell’Edilizia scolastica (emergenza gravissima); abbattimento delle barriere architettoniche (emergenza gravissima); manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti sportivi al chiuso (ad es. Palazzetto dello sport, Palazzetto di San Nicolò); complessiva rifacimento delle strade comunali e del centro storico (buche!! (emergenza gravissima); – Verde pubblico; recupero degli immobili in abbandono o dismessi (ad es. complesso Via Longo, delocalizzazione della centrale della Cona ecc..). Peraltro la crudeltà dei numeri indicati nel sito istituzionale “Teramo Città capoluogo” relativi ai fondi ricevuti da Pnrr, Ricostruzione Regione Abruzzo e allo stato dell’arte: E. 173.391.934,78 di finanziamenti ottenuti per 107 lavori di cui soltanto 13 in corso e 10 completati, numeri di cui il Comune non si vergogna ma pubblica con orgoglio, confermano e rappresentano in modo plastico la grave situazione di lentezza e inefficienza che caratterizza, purtroppo per i cittadini, il D’Alberto bis”.
Per Antonetti, “per amor del vero, però, su una cosa la nuova giunta è stata attiva e scatenata: sulla spesa di circa E. 500.000,00 in tre mesi estivi in favore di associazioni private, feste patronali e concerti. Questo sicuramente ce lo potevano risparmiare (ma sul punto, come già anticipato, vedremo..!). E’ surreale, poi, che dopo cinque anni di delibere comunali e regionali, comitati cittadini, raccolte firme. Domani la Giunta ha convocato un Consiglio con ordine del giorno “Nuovo Ospedale di Teramo Dea di 2 livello”, come se fosse la prima volta che se ne parla (con le consuete giravolte del sindaco: un giorno Piano d’Accio un altro giorno Villa Mosca). Incredibile. Fortunatamente, grazie alla chiara e puntuale richiesta di convocazione da parte dei consiglieri di opposizione sulla “Localizzazione del Nuovo Ospedale di Teramo”, il consiglio, così come sostenuto da me e dalla mia coalizione in campagna elettorale, potrà tornare ad essere attore principale e divenire concreto e deliberativo. Temo, comunque, che sul punto se vedranno delle belle.. purtroppo sulla pelle dei cittadini e della qualità dell’offerta sanitaria. Per concludere un pensiero ad un grandissimo e prioritario problema della nostra Città: la sede del Comune. Ma i lavori per la ricostruzione/ristrutturazione della casa dei teramani, alias, della sede istituzionale e storica comunale di Piazza Orsini che fine hanno fatto?”.