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Teramo

Pineto, linea ferroviaria interrata: il progetto

Iniziativa del coordinamento di Italia Viva

Sayonara Tortoreto

Pineto. Si è svolto a Pineto con grande riscontro di pubblico l’incontro organizzato da Italia Viva Coordinamento Provincia di Teramo con la Senatrice Raffaella Paita, Presidente Commissione Infrastrutture, dove tra le varie questioni politiche nazionali e regionali, è stata presentata una ipotesi di progetto circa l’interramento della linea ferroviaria Adriatica nel tratto Silvi – Pineto e Roseto.

Dopo i saluti di rito la consigliera comunale Massimina Erasmi, già candidata alla Camera dei Deputati, ha mediato i rispettivi interventi.” Si tratta di un progetto determinante per la nostra città, creare sinergia fra i territori sicuramente paga.”

“Nella direttrice adriatica normalmente circolano circa 190/200 treni al giorno” afferma il coordinatore provinciale di Italia Viva Luciano Monticelli, “in particolare nei giorni feriali, un treno ogni 7 minuti. Dopo 150 anni E’ TEMPO ORA di fare una seria riflessione sulla questione “ferro”.
E’ un occasione irripetibile, si pensi che con l’interramento della linea ferroviaria tutte le aree di risulta ritornerebbero alle città. Si pensi al valore patrimoniale delle abitazioni vicino all’attuale linea ferroviaria, si pensi alle tante attività commerciali, attività turistiche, si pensi di dotare le città di ampi spazi collettivi, di aree verdi, di aree di interscambio mobile e si pensi infine alla sicurezza guadagnata delle nostre città.” Segue l’intervento del coordinatore locale Cleto Pallini, già vice sindaco nella precedente amministrazione. “ È molto importante la presenza di un rappresentante nazionale per noi, Pineto è stato il primo comune con quattro consiglieri comunali di Italia Viva, è il paese dei sogni che si concretizzano.” Camillo D’Alessandro, coordinatore regionale di Italia Viva ed ex deputato afferma” La politica dovrebbe trasformare le idee in dossier e battagliare come fa la senatrice Paita, oggi abbiamo finanziamenti straordinari quindi è il tempo di avanzare proposte. Attuare quest’opera significa realizzare una sorta di città lineare nella quale convergano attrattiva turistica e bisogno collettivo dell’ambiente. La missione della politica è la competizione di chi sa risolvere i problemi.”

Infine la senatrice Paita che afferma “La politica deve tenere sempre la barra dritta al centro ed è quello che fa Italia Viva, ciò significa essere coerenti e lavorare per l’Italia. Due sono le questioni centrali che riguardano l’interramento, interconnessione e velocizzazione di alcune tratte e per far questo bisogna risolvere anche problemi urbanistici. Interramento è una precondizione per ricucire il territorio, bisogna aprire il dibattito pubblico e avviare un progetto di fattibilità. C’è un recupero di spazio, si velocizza la linea a vantaggio anche del sistema sanitario per velocità di intervento, cucitura per la comunità e i vari enti. Faremo un’interrogazione al ministro Salvini, un’interlocuzione diretta con Ferrovie Italiane e coinvolgimento della cittadinanza con assemblee, etcetc. Dal punto di vista politico noi abbiamo il dovere di lanciare grandi sfide per la comunità, non lavorare solo sul preesistente. Italia Viva è anche questo.”
Un breve intervento anche del Presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo “ 160 anni fa nasceva la linea ferroviaria, tanti comuni non esistevano, finalmente un progetto di visione, prospettiva, progettualità e sviluppo, grazie a Luciano Monticelli. L’interramento genera anche una rigenerazione urbana, collega il centro alla spiaggia, coniugando prospettiva turistica, urbanistica e ambientale.”
La scelta di Italia Viva cade sull’interramento e non sulla dislocazione della linea ferroviaria perché spostare significa uscire dal contesto urbano ed è ciò che non si vuole.
Una delle cose migliori della ferrovia è che essa arriva al centro delle città, consente al fruitore di “scendere al centro” senza necessità di ulteriori spostamenti.
Scopo principale dell’interramento quindi non è delocalizzare il tratto ferroviario ma eliminare la strada ferrata in quota .

I Fabbricati Viaggiatori ( le stazioni) mantengono inalterate le sue funzioni di accesso al treno.
Dov’era, rimane, l’unica differenza è che il viaggiatore si deve portare ad un livello più basso per utilizzare il treno,come se fosse un subway.
La posizione della stazione e quindi della fermata rimane invariata.
Italia Viva si impegna a lavorare con tutti i soggetti portatori di interessi legittimi e a costituire un comitato specifico, una sorta di ufficio permanente per l’interramento della linea ferroviaria.

Per questo abbiamo chiesto alla Senatrice Raffaella Paita Coordinatrice Nazionale di IV e già Presidente della Commissione Trasporti alla Camera l’impegno politico di questa idea progettuale.

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