Teramo
Pronto soccorso, “La Asl ha mai fatto sopralluoghi nel Teramano per verificare le difficoltà?”
Lettera aperta del segretario provinciale Ugl Salute, Stefano Matteucci
Lettera aperta della UGL Salute Provinciale Teramo al direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia, dopo il botta e risposta in tema pronto soccorso e 118.
“È evidente come le criticità messe in luce dalla UGL Salute abbiano fatto centro. E le chiedo se, nonostante i ripetuti inviti che abbiamo esteso anche al direttore sanitario, abbia mai effettuato in questo periodo, per toccare con mano la situazione, un sopralluogo nei pronto soccorso del territorio teramano. Magari avrebbe verificato di persona lo stato di sovraffollamento, se non di saturazione, a causa dell’aumento della popolazione presente per l’afflusso di turisti e degli utenti delle province limitrofe che si rivolgono ai pronto soccorso di confine. L’impressione, ma posso anche sbagliare, è che ciò non sia accaduto”.
E ancora: “Noi non abbiamo certo pregiudizi e plaudiamo parimenti alle innovazioni tecnologiche apportate per la manifesta volontà di garantire un servizio del 118 adeguato alle richieste dei cittadini. Però continuiamo a ritenere il numero dei medici attivi, lo dicono i numeri da lei proposti, al minimo degli standard previsti. Nella sua riposta indirizzata alla UGL Salute sottolinea la presenza di 7 medici in servizio. Non pensiamo però che nella conta si debba inserire il responsabile che ha, per natura, compiti amministrativi e non di assistenza. Certamente la sua esperienza le renderà chiaro come, considerando anche le ferie estive, 6 medici non possano garantire l’erogazione di cure adeguate. Stesso discorso è replicabile per gli infermieri, insufficienti come numero per far fronte alla continua richiesta di assistenza”.
Per l’Ugl Salute del segretario provinciale Stefano Matteucci, “il territorio avrebbe bisogno almeno di una autoambulanza in più. E che il DEA dovrebbe fornire al personale medico ed infermieristico quella formazione che è la base su cui costruire la sanità del futuro. La invito quindi, al termine di questa mia risposta, a effettuare quanto prima una verifica sul campo così da prendere coscienza dell’inadeguatezza dei numeri, e di altre criticità, per poter garantire quell’assistenza di qualità che tutti agogniamo. Siamo sempre pronti a confrontarci, senza pregiudizi, per garantire agli operatori di svolgere la propria opera in condizioni migliori e ai cittadini di poter vedere esercitato il Diritto alle Cure sancito dalla Costituzione”.