Questo non è un comunicato stampa: il saluto di Fiore Zuccarini
L'addetto stampa della Fondazione Tercas va in pensione

Un saluto, carico di significato, come è stato, da sempre, nel suo stile. Fiore Zuccarini, addetto stampa della Fondazione Tercas, è prossimo alla pensione e per salutare i colleghi e il mondo che lo ha visto protagonista da anni, ha diffuso una nota.
Ma più che una nota (“questo non è un comunicato stampa”, scrive) è una riflessione molto compiuta sulla professione giornalistica e non solo.
“È solo una pagina personale che sento di condividere con chi, negli anni, ha camminato accanto a me nel mondo dell’Informazione e della Comunicazione”, si legge.
“Con chi, in tanti anni, ha avuto la pazienza di ascoltarmi, la professionalità di accogliere e rilanciare le mie parole e l’attenzione di raccontare con cura le storie che – insieme – abbiamo cercato di far arrivare là fuori.
È il mio modo semplice di dire “grazie” e “arrivederci”, mentre chiudo, oggi, una lunga e appassionante stagione lavorativa.
Per dirla con Erri De Luca ho scelto di entrare, oggi, nell’Età Sperimentale, l’età della pensione!
La Fondazione Tercas è stata per me molto più di un luogo di lavoro: è stata uno spazio di crescita, di confronto, di senso.
Non parlerei di “fine” ma di trasformazione. Perché quando si ha avuto la fortuna – e la responsabilità – di servire un’istituzione originale e preziosa come la Fondazione Tercas, capace di coniugare l’attenzione al territorio con una visione ampia, culturale, sociale, davvero generativa di valori e capace di coniugare rigore e visione, erogazione e ascolto, identità e apertura e di farsi dialogo con il territorio collaborando con gli Enti Locali, il Terzo Settore, il mondo della Cultura, dell’Economia, della Scuola… tutte anime di un sistema vivo e complesso… allora niente si chiude davvero!
Resta un legame. Resta un senso.
Ho cercato, in ogni comunicazione inviata, di dare dignità alle notizie. Di raccontare il lavoro, i progetti, i volti. Di non far rumore, ma senso.
Se ci sono riuscito, lo devo anche a voi, colleghi e colleghe della stampa, che avete ascoltato, approfondito, scelto con cura le parole.
Siete stati interlocutori straordinari.
Attenti, competenti, leali. Avete raccontato – con il vostro stile, con le vostre sensibilità – le tante iniziative che la Fondazione Tercas ha promosso nel campo della cultura, del sociale, dell’economia locale.
E lo avete fatto con quella serietà che dà valore non solo ai fatti, ma anche a chi li genera, chi li progetta, chi li costruisce. Di questi anni porterò con me l’orgoglio di aver visto crescere la percezione pubblica della Fondazione Tercas, anche grazie al vostro racconto.
Porterò con me le chiacchierate, i confronti, persino le correzioni dell’ultima ora prima di una conferenza stampa o di un lancio stampa “a caldo”.
Porterò con me la soddisfazione di aver contribuito – nel mio piccolo – a costruire un ponte solido tra un’istituzione “del territorio” e il racconto pubblico della sua azione.
E se oggi mi affaccio con curiosità a vivere questa nuova Età Sperimentale, questo nuovo tempo, porto con me tutto ciò che ho ricevuto. Stima. Dialogo. Condivisione. Professionalità. E quella gentilezza che spesso, nel nostro mestiere, è più rivoluzionaria di tante strategie.
Anche se McLuhan – come qualcuno ha scritto – “non abita più qui”, la buona Comunicazione, pur se rivoluzionata dai Social, resta una casa che vale la pena continuare ad abitare.
Ebbene si.Vi auguro di continuare ad abitare con dignità e passione il mestiere più bello del mondo. Quello che ci chiede ogni giorno di guardare, capire e raccontare… e di continuare a farlo con l’IC, l’Intelligenza del Cuore, che, sarete d’accordo, è, e sarà sempre, più leale, completa e precisa dell’IA, Intelligenza Artificiale!
Con riconoscenza, stima ed affetto, Fiore Zuccarini
«Secondo un detto, la vita umana è lunga quanto quella di tre cavalli. Da qualche anno mi trovo sul dorso del terzo. Anche l’andatura corrisponde al ritmo delle età. È stata al galoppo in gioventù, al trotto da adulto e adesso avanza al passo. La vecchiaia contiene vastità sconosciute alle età precedenti. È un’età sperimentale. Ho la strana sensazione che nessuno è stato vecchio prima di me. La vecchiaia di chi mi ha preceduto non mi fa da modello e non mi prepara a niente. Per il corpo di ognuno, quando succede è per la prima volta…
(Erri de Luca – L’Età Sperimentale)