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Teramo

Turismo delle radici, opposizione chiede a giunta di Montorio di aderire

Mozione dei consiglieri Magno e Guizzetti

“Non possiamo perdere questa opportunità di crescita: in consapevolezza culturale, capacità di accoglienza, vitalità economica. Si chiama turismo delle radici e significa offerta di servizi eno-gastronomici, di alloggio, di guida alle bellezze del territorio, di ospitalità, ricerca storica, servizio a tutto tondo per esperienze che rientrano in un concetto di turismo che potrebbe interessare un bacino di utenza davvero molto ampio, i circa 80 milioni di italo-discendenti desiderosi di visitare e conoscere meglio le loro terre d’origine”.

Una mozione dei consiglieri Eleonora Magno e Andrea Guizzetti chiede “al sindaco e alla giunta di inserire il comune di Montorio, prima possibile, nel novero dei borghi interessati a promuovere le iniziative che faranno del 2024 l’anno delle radici italiane, anche se non si è aderito al bando PNRR scaduto a marzo 2023 e volto a finanziare le azioni di sensibilizzazione del territorio su questa offerta turistica innovativa”.

“La favorevole posizione del nostro paese, alle porte del parco, suggerisce di tenere alta l’attenzione sul tema e attivarsi convintamente per creare una rete di servizi estesa all’intero comprensorio delle nostre aree interne, con il massimo coinvolgimento delle istituzioni culturali e dei diversi soggetti pubblici e privati, economici e del terzo settore variamente interessati alla promozione del territorio. Il comune può scegliere di partecipare da subito e da protagonista a questo processo, cogliendo l’opportunità di valorizzare risorse che altrimenti rischiamo di disperdere”.

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