Pineto. Si chiama “Pineto Movie Festival” la rassegna d’autunno di BiblioCine in programma a Pineto. L’iniziativa, a cura della Biblioteca comunale “Vanessa Creati”, in collaborazione con un affiatato gruppo di amatori della cinematografia che si ripropone ormai da anni, rientra nel Pineto Progetto Cultura, curato dal consigliere Ernesto Iezzi.
Cinque i film in cartellone, proiettati alle 20,45 a ingresso libero: “Che strano chiamarsi Federico”, di Ettore Scola, il 20 ottobre 2023; “Le mani sulla città” di Francesco Rosi, il 26 ottobre; “La caduta degli dei” di Luchino Visconti, il 3 novembre; “La grande abbuffata” di Marco Ferreri il 10 novembre e “Io ballo da sola” di Bernardo Bertolucci il 17 novembre 2023.
La proiezione sarà preceduta da una breve presentazione, al termine della quale verrà animata una discussione per riflettere sulle tematiche principali del film, sul suo valore estetico-formale, e sulla funzione dell’arte cinematografica in ambito filosofico, morale, politico, sociale.
“Bibliocine – spiega il professor Vincenzo Di Marco che ha curato questa iniziativa – non intende proporre film d’essai da contrapporre al cinema commerciale dei nostri tempi, ma vuole utilizzare le risorse offerte dai film di varia tendenza per introdurre alla conoscenza dei linguaggi non verbali, alla riflessione sui suoi contenuti culturali, al confronto con le opinioni altrui. I capolavori dei più grandi maestri del cinema sono accessibili oggigiorno a chiunque e in qualsiasi momento. L’enorme mercato dei media è più che mai florido e in costante ascesa. Media e supporti quali: dvd, blu-ray, pendrive, hardisk multimediali, tv generalista, digitale terrestre, Pay Per View, digitale terrestre, tv satellitare, tv via cavo sono il costante veicolo di opere cinematografiche. Allora perché proporre un cineforum quando abbiamo tutte queste opportunità a portata di mano? Come è evidente, infatti, l’estrema accessibilità ai media e ai supporti elettronici, che compiamo da casa, in famiglia, al computer, o nelle sale cinematografiche inserite nei grandi centri commerciali, non ci dà la garanzia della corretta visione cinematografica, il cui posto ideale è rappresentato dalla visione e discussione in comune. Ed è quello che questa rassegna intende proporre ai giovani e agli adulti”.
“Questa rassegna – prosegue Di Marco – che comincia dopo la pausa estiva, è il primo segmento di una serie di proiezioni che intendono ripercorrere momenti salienti dell’arte cinematografica italiana dal secondo dopoguerra fino ai giorni nostri. Dopo alcuni grandi maestri seguirà un ciclo dedicato alla commedia all’italiana, al cinema europeo ed extraeuropeo, che si protrarrà fino alla primavera del 2024. I curatori di queste rassegne si augurano in questo modo di poter offrire un vasto panorama di film di livello per sopperire alla carenza dell’offerta televisiva e alle imposizioni commerciali delle sale cinematografiche.
La rassegna che partirà venerdì 20 ottobre 2023 vuole portare l’attenzione dei cinefili su ‘alcuni grandi registi’ i cui film sono il più delle volte dimenticati o passati sotto silenzio. Non solo perché rappresentano un momento estremamente significativo dell’arte cinematografica italiana del secolo scorso, ma perché consentono di affrontare questioni ancora aperte come il conformismo sociale, la corruzione politica, la decadenza morale. La scelta operata dal gruppo di lavoro non poteva contenere tutti i film e contemplare tutti i grandi maestri del nostro cinema. Infatti mancano all’appello Rossellini, Fellini, Antonioni, De Sica, Pasolini, solo per citarne alcuni, le cui opere sono più note e più diffuse. Non si è trattato di un rifiuto o di trascuratezza. La decisione di presentare i film di Scola, Rosi, Visconti, Bertolucci, Ferreri, nasce dall’esigenza di portare la nostra attenzione su aspetti decisivi che queste opere rappresentano magistralmente”.