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Teramo

Regionali, Cavallari a Di Giosia: “Liste di attesa nervo scoperto”

Il candidato di "Abruzzo Insieme" replica alla nota del dg della Asl di Teramo

Sayonara Tortoreto

“Che il direttore generale della Asl di Teramo si debba scomodare di entrare, come anche lui ha
sottolineato, nel clima di campagna elettorale, dimostra appieno come quello delle liste di attesa sia un
nervo scoperto e che a parlarne si irriti subito la suscettibilità di chi prova a governarla con scarso
successo”.

È scontro aperto tra il candidato consigliere di “Abruzzo Insieme”, Giovanni Cavallari, e il direttore generale della Asl di Teramo che aveva replicato ai numeri forniti da Cavallari sul tema delle liste di attesa.

“Al direttore generale Di Giosia vorremmo ricordare che cifre e percentuali sono utili per facilitare il percorso
verso le verifiche di mandato ma molto spesso poco indicative di quello che tutti i giorni gli utenti combattono alle prese con i centri di prenotazione. Le prestazioni aumentano sempre meno rispetto alle
esigenze del paziente e quando arriva il tempo dell’erogazione, la patologia che si cercava purtroppo è
drammaticamente conclamata: paradossalmente le 23.000 produzioni specialistiche ambulatoriali da lui evocate sono la conferma di questo quadro catastrofico”.

E ancora: “Recuperare sulla mancata puntualità nei tempi di erogazione, caro direttore, non dipende
certamente dall’impegno del personale sanitario e mai nessuno si è azzardato a coinvolgerlo: il suo tentativo
di farsi scudo della loro professionalità è soltanto la conferma della mancanza di una visione programmatica
di investimento sulla forza umana e sulla disponibilità di dotazioni tecnologiche, oltre che di un orologio della
sanità che regoli il flusso delle prestazioni interne e quelle per l’utenza esterna. Sì, è probabile, infine, che siamo in possesso di una ‘ricetta magica’ per il governo delle liste di attesa e più in generale di una sanità più vicina al cittadino: è per questo che chiediamo agli elettori di darci il consenso per cambiare la disastrosa sanità che abbiamo conosciuto in questi ultimi 5 anni”.

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