Regionali, Cavallari: “Marsilio ha fallito sulle liste di attesa”
Le parole del candidato consigliere della lista "Abruzzo Insieme"
“Leggere il governatore Marsilio lodarsi per aver abbattuto in Abruzzo del 20% la mobilità passiva in sanità
ma non ascoltare alcun cenno alle liste di attesa, che hanno prestazioni garantite al 61% contro una soglia
raccomandata del 90, e che sono diventate sempre più una fonte di estremo disagio per l’utenza, è sintomo
di una arrendevole presa d’atto del fallimento più completo nella programmazione sanitaria regionale”. Lo
sostiene Giovanni Cavallari, candidato consigliere regionale alle elezioni del 10 marzo, nella lista di ‘Abruzzo Insieme’ per Luciano D’Amico presidente.
“E’ vero, si può obiettare, che la difficoltà di erogazione di prestazioni in tempi brevi è problema che assilla tutte le regioni italiane, ma non è possibile giustificare un flop lungo anni con il detto ‘mal comune mezzo gaudio’. La Asl di Teramo – aggiunge il candidato consigliere di ‘Abruzzo Insieme’ -, che già in passato aveva fallito nell’assunzione di esperti tuttofare che sembravano avere la bacchetta magica ma che nulla hanno cambiato, oggi istituisce un numero e una mail per spiegare ai pazienti perché l’esame richiesto potrà eseguirlo a mesi di distanza o perché quella prescrizione “non è appropriata” rispetto alle classi di priorità. Come dire, oltre al danno anche la beffa”.
E ancora: “Nonostante gli apparenti sforzi resta la dimostrata incapacità di trovare una soluzione al problema: la triste e dura realtà è l’ultimo caso, tra le migliaia, di un cardiopatico ultra ottantenne ansioso di verificare lo stato di salute delle sue arterie, che potrà essere sottoposto ad un eco-doppler non prima di un anno e mezzo di
distanza, a maggio 2025. E, disagio su disagio, in un presidio ospedaliero distante 30 chilometri dalla sua residenza e in due orari differenti, tra mattina e pomeriggio, per lo stesso esame ma in due distretti corporei diversi. La confusione si aggiunge alla disorganizzazione – dice Cavallari -, con pesanti ripercussioni psicologiche e di stress su chi, nella maggior parte dei casi, attende risposte diagnostiche importanti, tali da comportare il rischio di ben più gravosi costi sanitari aggiuntivi. Tutto questo denota la carenza di visione programmatica che dovrebbe affiancare alle potenziali iniziative di contrasto alle liste di attesa, politiche di investimento sul personale, sulle attrezzature, sul rapporto con la medicina di base, in una ottica di razionalizzazione delle prescrizioni e anche degli accessi al pronto soccorso”.
“Anche in questo caso la nostra proposta, rilanciata dal candidato presidente Luciano D’Amico, è quella dell’attenzione e del rispetto delle prerogative e delle esigenze di medici, infermiere, infermieri, operatrici e
operatori, la cui professionalità, dimostrata ampiamente in questi ultimi anni, siano da utile sostegno nell’organizzazione di una sanità più efficace e migliore”, conclude Giovanni Cavallari.
LA REPLICA DELLA ASL DI TERAMO
È direttamente il Direttore Generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, a replicare, punto per punto, alle dichiarazioni del candidato regionale Cavallari.
1) Le performance delle aziende sanitarie in materia di liste di attesa vengono misurate attraverso un indicatore, denominato “ex post”. Esso misura in termini percentuali quante persone hanno ottenuto la prestazione nei tempi di legge. L’indicatore di questa Asl, relativamente al 2023, si attesa sul 90% (e non 61% come sostiene il candidato). Cavallari dunque non è informato su dati pubblici e documentati dall’azienda sanitaria. Sul punto lo invitiamo a documentarsi nei nostri uffici, disponibili a fornire dati verosimili e pertinenti.
2) Il problema delle liste di attesa certamente non è stato risolto, ma dire che non è cambiato nulla offende le migliaia di operatori sanitari, le organizzazioni aziendali che hanno, nell’ultimo quinquennio, notevolmente migliorato le liste di attesa aziendali, nonostante il Covid e nonostante la drammatica situazione di partenza. Tali mistificazioni, più che colpire la politica, finiscono per denigrare tutto il personale sanitario e amministrativo che in anni estremamente difficili ha generato un progressivo aumento della produzione sanitaria. Nel solo periodo 2021-2023 la produzione di specialistica ambulatoriale è aumentata di circa 23mila prestazioni.
3) In relazione al servizio” Sos liste di attesa” che Cavallari stigmatizza, si informa che è stato attivato su scala regionale ed è presente in molte altre realtà italiane essendo previsto nella pianificazione nazionale. Tale servizio prende in carico segnalazioni che presentano carattere di estrema urgenza al fine di individuare le necessarie e dovute soluzioni.
4) Sul caso segnalato dal candidato Cavallari le confuse informazioni fornite non ci consentono di garantire un doveroso riscontro. Fatto è che questa Asl eroga le prestazioni di ecocolordoppler, qualora in classe di priorità e quindi con carattere di urgenza, con una sostanziale puntualità.
“Comprendiamo il clima di campagna elettorale, ma è doveroso fare delle puntualizzazioni a una serie di imprecisioni che riguardano questa Asl e coinvolgono il personale che quotidianamente si impegna per ridurre il problema. Inoltre, utilizzare in questo modo la complessità della problematica delle liste di attesa rischia di disorientare i cittadini, incentivandoli a rivolgersi altrove, inducendoli indirettamente a inutili e costosi “viaggi della speranza” . Se poi Cavallari ha ricette “magiche” per risolvere il problema ce le dica, che la Asl le farà proprie”, conclude Di Giosia.