Regionali, Robert Verrocchio si “presenta” a Pineto insieme a Luciano D’Amico
L'ex sindaco della città ha spiegato le ragioni della sua candidatura
Pineto. Sala gremita e pubblico attento nel Teatro Polifunzionale di Pineto ieri sera (martedì 12 dicembre) per la presentazione della candidatura regionale di Robert Verrocchio.
Sul palco, insieme all’ex sindaco della cittadina rivierasca, Luciano D’Amico, candidato presidente della coalizione di centro – sinistra ed una nutrita delegazione dei giovani democratici.
Tanti anche gli ospiti tra i quali il segretario regionale del PD, Daniele Marinelli, il segretario provinciale Possenti e quello comunale. Tra gli intervenuti anche la candidata atriana alle regionali, Francesca Nardoni.
“Ci ho messo la faccia – ha detto l’ex rettore dell’università di Teramo – perché sono convinto che ai ragionamenti, alle perplessità, all’analisi dello stato delle cose, in determinate situazioni, dobbiamo far seguire l’impegno. Io credo che i prossimi cinque anni per la nostra regione saranno determinanti. Tutti gli indicatori, sociali ed economici, ci dicono che l’Abruzzo è in mezzo al guado. Questo centro – destra è inadeguato. I risultati del loro mal governo sono di fronte agli occhi di tutti ed è per questo che rubo lo slogan usato da Verrocchio: se non cambiamo non cresciamo”
Robert Verrocchio ha invece focalizzato i propri interventi sulla sua storia di amministratore e l’esperienza maturata nel corso di questi anni anche nella gestione di eventi difficili: “Ce ne sono stati alcuni, soprattutto quello della pandemia, che mi hanno segnato come uomo. Momenti difficili che però mi hanno dato tanto. Un interscambio importante tra me ed i miei concittadini. È stata un’esperienza unica che ci ha stretto e ci ha fatto riscoprire una Pineto solidale”. Non sono mancati alcuni accenni, sempre da parte di Verrocchio, sul turismo e sulla qualità della vita.
“È innegabile – ha detto l’ex primo cittadino – che Pineto in questi anni, grazie anche alla lungimiranza degli amministratori che mi hanno preceduto, sia riuscita a creare una comunità accogliente, solidale e attenta alla natura. Il mondo del turismo, da alcuni anni a questa parte, sta cambiando. Le persone non si accontentano solo della spiaggia ma vogliono fare esperienze che caratterizzano il territorio. Noi abruzzesi siamo fortunati e se la gente mi darà fiducia vorrei trasferire in Regione ciò che la mia gente mi ha insegnato”.