Roseto degli Abruzzi. Le proposte per rimediare alla vicenda del taglio della riserva naturale del Borsacchio. Lo stato maggiore di Italia Viva, stamane, ha tenuto una conferenza stama sul tema alla presenza, tra gli altri, del presidente regionale Camillo D’Alessandro e quello provinciale, Luciano Monticelli.
“Non stiamo a guardare, non ci voltiamo dall’altra parte, non facciamo parte del popolo degli astenuti, ma prendiamo posizione come abbiamo sempre fatto in difesa del territorio.” – questa l’introduzione di Camillo D’Alessandro prima di procedere ad elencare le proposte di Italia Viva per rimediare allo scempio compiuto.
• Abbiamo già scritto la norma fatta di un solo articolo che prevede l’abrogazione del comma aggiunto dalla destra che cancella di fatto la Riserva del Borsacchio e la invieremo a tutti i consiglieri regionali affinchè venga portata al primo consiglio utile. Se maggioranza e minoranza non riusciranno a discutere questo solo articolo nelle prossime settimane, sarà il primo atto che presenteremo, come riformisti, nella prossima legislatura regionale.
• Chiediamo al Comune di Roseto e a coloro che hanno diritto ad agire, di impugnare davanti alla Corte Costituzionale l’articolo introdotto durante l’ultima finanziaria che ridimensiona l’area della Riserva.
• Chiediamo al Sindaco di Roseto Mario Nugnes di convocare un tavolo con le organizzazioni politiche, le associazioni ambientaliste e tutti i portatori d’interessi che vogliono difendere e tutelare la Riserva, per creare un movimento forte e coeso che dia battaglia contro questa scelta che penalizza il nostro territorio.
Ciò che come Italia Viva proponiamo, quindi, è una strategia fatta di azioni e provvedimenti che mettano insieme la mobilitazione dentro e fuori il Consiglio Regionale. Siamo convinti del fatto che sicuramente c’era la necessità di intervenire sui vincoli e sulle regole di gestione della Riserva del Borsacchio, ma siamo assolutamente contrari e contrariati da ciò che è accaduto con l’emendamento notturno che di fatto ha cancellato una delle aree naturalistiche più belle e di maggior valore ambientale del nostro territorio. Questa partita non sarà vinta da chi pensa di essere padrone del territorio.
Ma non finisce qui. Vogliamo anche capire, non appena sarà pubblicata la finanziaria, che cosa è successo in Consiglio Regionale con l’ennesima “Omnibus” in cui sono stati inseriti gli emendamenti con la destinazione dei soliti fondi a pioggia. Ancora una volta il vezzo spartitorio, che ci auguriamo non abbia coinvolto la minoranza, ha preso il sopravvento in Consiglio Regionale. Vogliamo capire quante dazioni sono state spartite.
Dalle prime ricostruzioni che ci stanno giungendo e dai primi conti che ci siamo fatti, pare che ci sia stata una Omnibus di circa 30 milioni di euro, alla quale, nostro malgrado, pare abbia partecipato anche l’opposizione o comunque parte di essa. Noi ci auguriamo che questo non sia accaduto, ma attendiamo la pubblicazione degli atti perché vogliamo capire e verificare fino in fondo questo aspetto. Per fare un esempio concreto con 30 milioni di euro gli studenti ed i lavoratori abruzzesi non pagherebbero il trasporto pubblico locale.
In questa legislatura regionale non è affatto la prima volta che si ricorre ad una legge del genere ed Italia Viva condanna con forza quest’ennesima elargizione di fondi a pioggia avvenuta durante l’ultima seduta consiliare dell’anno.
Tutti coloro che hanno preso parte a questa spartizione ne dovranno rispondere di fronte ai cittadini abruzzesi.