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Teramo

Roseto, Al Bano superstar: Emozioni in Musica chiude con il botto

Quasi due ore di concerto, aperte come di consueto con “Volare”

Roseto. Un leone indomabile, che a 80 anni non è stanco di continuare a graffiare ma anche a coccolare con la propria voce: Al Bano ha convinto davvero tutti, dai suoi fedelissimi fans allo spettatore occasionale, nella serata conclusiva dell’ottava edizione di Emozioni in Musica allo stadio “Fonte dell’Olmo” di Roseto degli Abruzzi.

Il gran finale del festival organizzato dall’Associazione musicale Le Ombre ha regalato vari messaggi di speranza e di gioia, con una serie di inni alla vita, da affrontare con entusiasmo e determinazione anche nei momenti più bui: il tutto raccontato e qualche volta urlato da una delle star italiane più amate anche in ambito internazionale.
Meritevoli di lodi smisurate anche i musicisti che l’hanno accompagnato sul palco rosetano: Alterisio Paoletti al pianoforte e tastiere, Adriano Pratesi alla chitarra, Giulio Boniello al basso, Maurizio Dei Lazzaretti alla batteria, Tiziana Giannelli al violino e le coriste Alessandra Puglisi e Luana Heredia.

Quasi due ore di concerto, aperte come di consueto con “Volare”, omaggio al suo grande mito Domenico Modugno; Al Bano ha poi proseguito con hit intramontabili del suo immenso bagaglio quali “Nostalgia Canaglia”, “Ci sarà” e “Nel sole”, esaltando come non mai la propria voce con pezzi come “Amanda è libera” o l’“Ave Maria” di Schubert e il “Va, pensiero” di Giuseppe Verdi.
Dopo un gradevole intermezzo in cui ha lasciato il palco al figlio Yari, col quale ha anche duettato, l’Icona di Cellino San Marco è tornato a scaldare il pubblico con i fuochi d’artificio conclusivi, rappresentati da “E’ la mia vita” e “Felicità”, che ha concluso il concerto e lasciato in eredità al pubblico presente il sorriso di chi ha apprezzato uno spettacolo divertente.
Si è chiuso in questa maniera l’ottavo appassionante capitolo della storia di Emozioni in Musica, che ha visto la presenza di grandi artisti in grado di farsi amare non soltanto per le loro indiscusse qualità artistiche ma anche per la loro capacità di coinvolgere il pubblico, creando un feeling ed un’empatia non affatto scontati con i palati fini di tanti appassionati.

Francesco Gabbani, PFM e Al Bano hanno regalato concerti differenti ma tutti caratterizzati dal comune denominatore della “bella musica”, cantata dai performer ma suonata da maestri e polistrumentisti di valore eccelso, che hanno nobilitato più mai quella che è sempre più fra le manifestazioni canore più importanti organizzate nel centro Italia durante la bella stagione.
Il direttore artistico Morgan Fascioli ed il suo staff, una volta concluse le ultime fatiche post-evento, si godranno qualche giorno di meritato riposo: dopodichè torneranno prontamente al lavoro per la prossima edizione del festival rosetano.

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