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Teramo

Roseto, contributi alla legalità: Arma dei carabinieri all’istituto comprensivo 1

Nella mattinata odierna, 21 febbraio 2024, nell’ambito delle iniziative organizzate dal Premio Nazionale Paolo Borsellino, in linea con la policy della cultura della legalità perseguita dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, ha avuto luogo l’evento denominato “Al posto sbagliato – Ricordando Michele ucciso dalla mafia e dall’indifferenza”.

L’evento, moderato dalla Referente di Società Civile – Francesca Martinelli, ha avuto luogo presso l’Istituto Comprensivo Roseto 1 – Diretto dalla Prof.ssa Lara Luigi e ha visto la partecipazione di Pinuccio Fazio, padre di Michele, vittima innocente di mafia e del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Teramo – Colonnello Pasquale Saccone.

“Un proiettile vagante, la sera del 12 luglio del 2001, ha raggiunto Michele Fazio, tra i vicoli di Bari vecchia, mentre stava rientrando a casa per cenare con tutta la famiglia. Il quindicenne è stato ucciso da uno dei colpi esplosi nel corso di un regolamento di conti fra bande rivali della Sacra Corona Unita. Gli autori dell’omicidio sono stati arrestati e la memoria di Michele è in continuo cammino attraverso Pinuccio e Lella, i suoi genitori”.
Il Signor Pinuccio Fazio ha ricordato che, nonostante il dolore immenso, ha trovato la forza di parlare e raccontare la storia di Michele, i suoi sogni, le sue speranze, tra cui quello di fare il Carabiniere ma, soprattutto, è riuscito insieme alla moglie Lella, a perdonare i colpevoli.

Il suo compito – ha aggiunto Pinuccio Fazio – non è quello di sconfiggere le mafie, questo è compito delle Forze dell’Ordine e della Magistratura ma il suo impegno è quello di salvare i giovani, di fare in modo che non finiscano nelle mani delle mafie.
Il Colonnello Pasquale Saccone ha raccolto il testimone indirizzando parole di ringraziamento per l’operato dei coniugi Fazio e rivolgendosi ai ragazzi li ha invitati a non essere indifferenti, a scegliere la strada giusta da percorrere e a identificarsi in modelli che li rendano uomini consapevoli e costruttori di una società migliore.
La storia di Michele e dei suoi genitori, l’abbattimento da parte loro del muro di omertà creatosi all’epoca, deve essere un esempio da seguire nelle scelte di ogni giorno. Ha sottolineato come gli accadimenti del ’92 e le figure dei Giudici Falcone e Borsellino abbiano influenzato le sue scelte e fatto accendere quella scintilla che lo ha portato a scegliere di indossare la divisa di Carabiniere e di servire lo Stato. Ha ringraziato il Premio Nazionale Paolo Borsellino per l’impegno profuso per la difesa e per la promozione dei valori della libertà, della democrazia e della legalità e le istituzioni scolastiche in quanto perno importante nel formare una cittadinanza attiva e ricca di valori.

 Pinuccio Fazio è un esempio per tutti noi – ha aggiunto il Col. Saccone – rimarcando l’importanza della giustizia, del credere nello Stato e nelle Forze dell’Ordine, ha riaperto le finestre su un quartiere che lo obbligava a tenerle chiuse, ha ridato vita e speranza alla Bari vecchia di un tempo, che ora, grazie ad un’azione sinergica, è viva e meravigliosa. Michele voleva fare il carabiniere e questo ci riempie di orgoglio -ha proseguito il Comandante Provinciale – e, pertanto, voi ragazzi, qualunque scelta facciate nella vita, fatela mettendo basi solide attraverso lo studio e l’impegno e aiutateci a rendere migliore il vostro mondo … come? scegliendo di stare dalla parte giusta, seguendo esempi come Michele e i suoi genitori, non essendo indifferenti e denunciando ogni sopruso, poiché le Forze dell’Ordine sono al vostro fianco. Il Signor Pinuccio Fazio continua il suo cammino, ha perso il figlio Michele ma ne guadagna mille ogni volta.

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