
Roseto degli Abruzzi. Leggere il comunicato dell’Amministrazione Nugnes fa capire una cosa molto semplice: non sanno più come giustificare tre anni di immobilismo, e allora preferiscono attaccare chi denuncia le loro mancanze.
Mi si accusa di “attacchi infondati”. Ma quali attacchi? Ho semplicemente riportato ciò che i cittadini vedono ogni giorno: barriere architettoniche ovunque, percorsi inaccessibili, scuole ancora non a norma, marciapiedi distrutti e assenza totale di una visione strategica sull’inclusione. Basta passeggiare per Roseto – centro incluso – per rendersi conto di quanto poco sia stato fatto.
L’amministrazione oggi rivendica qualche sedia job, una manciata di passerelle, due ascensori ripristinati e uno stanziamento di fondi. Bene, meglio tardi che mai. Ma pensare che questo basti a cancellare anni di promesse non mantenute è offensivo nei confronti dei cittadini, soprattutto di chi ha disabilità o vive con difficoltà.
Trovo inoltre gravissimo che si arrivi a tirare in ballo, come unico punto di attacco, il mio impegno professionale all’estero – che comporta assenze per ovvie ragioni – come se fosse qualcosa da nascondere. Forse dà fastidio che qualcuno sia ancora libero, che scelga di lavorare fuori e non si sia piegato ai giochi di potere locali.
Le mie assenze fisiche – peraltro recenti e documentate – non cancellano anni di proposte concrete, emendamenti presentati e sistematicamente ignorati da questa maggioranza: sull’autismo, sul “Dopo di Noi”, sul PEBA, sull’inclusione scolastica, sui percorsi per le famiglie. Tutto scritto, protocollato, bocciato. Il loro silenzio in quegli anni vale più di mille dichiarazioni dell’ultimo minuto.
Oggi celebrano con entusiasmo lo stanziamento per il PEBA come se fosse una loro brillante intuizione, quando sono anni che lo richiedo, inascoltato. Lo stesso vale per i fondi destinati all’inclusione: non si può raccontare di aver fatto tutto, quando si è fatto appena qualcosa, e solo sotto pressione.
Lo stato dell’inclusione dei diversamente abili a Roseto – tanto promesso, annunciato e completamente disatteso – non è palese solo a Fratelli d’Italia, ma a tutti i cittadini e turisti. L’ennesima arrampicata sugli specchi del Sindaco e dell’intera maggioranza conferma che questo risultato negativo non è frutto di circostanze sfavorevoli o imprevisti, ma della totale incapacità di osservare il problema, valutarlo, e programmare soluzioni nel tempo.
Attaccare l’opposizione su un tema delicato come la disabilità è un gesto di debolezza politica, non di forza. Usare l’inclusione come scudo per coprire ritardi e fallimenti è il segnale più chiaro che questa amministrazione ha esaurito idee e tempo.
Fratelli d’Italia continuerà a vigilare, proporre, denunciare. E io continuerò a fare il mio dovere, in aula e fuori. Perché la politica non è un rifugio, è una responsabilità. E chi oggi governa farebbe bene a ricordarselo.