Nel consiglio comunale dello scorso 29 aprile gli emendamenti presentati dalla consigliera comunale Rosaria Ciancaione, capogruppo dei Liberi Progressisti, sulla modifica del regolamento alaggi e posteggio barche diportisti e pescatori, hanno trovato parziale approvazione.
“Purtroppo non è stato possibile far accettare in questa fase”, esordisce Ciancaione, “la piccola miglioria che prevedeva di munire le aree di un tappeto per facilitare l’alaggio e il varo dei natanti né è passato l’emendamento che riguardava il contributo di € 100,00 riferito ad annualità precedenti”.
In proposito, si ricorda che nel mese di settembre 2023 la consigliera aveva presentato un’interrogazione perché il Comune, per le 32 aree del lungomare Trento e Triste, aveva richiesto il pagamento del contributo per ciascuno degli anni 2022 e 2023 nonostante non avesse provveduto, come previsto nel bando e nel regolamento allora vigente, alla delimitazione delle aree con paletti e cime, con l’apposizione di cartelli, che identificavano anche la natura delle aree, limitandosi a delimitare con boe in mare i soli corridoi di lancio”.
La questione del contributo non versato sugli anni contestati, quindi, non dovrebbe riguardare gli avvisi pubblici da bandire in vigenza del regolamento attuale precludendone la partecipazione, poiché, tra l’altro, in presenza di un contenzioso nato non per colpa dei diportisti ma a causa di un precedente regolamento non chiaro e per inadempienze del Comune, non è affatto corretto eliminare un sacrosanto diritto di difesa.
“Come ho detto in consiglio, anche in replica a interventi di consiglieri di spicco della maggioranza”, prosegue la consigliera, “da una parte c’è il contenzioso, che si risolve secondo legge e dall’altra il bando per le nuove assegnazioni che fa il suo corso in modo trasparente e senza che alla base vi sia una commistione tra vecchio e nuovo regolamento”.
Detto questo, il gruppo non può non manifestare soddisfazione per l’emendamento approvato riguardante i certificati di conformità di scafi, carrelli, argani/verricelli, che saranno richiesti dal nuovo bando solo qualora per la tipologia dell’imbarcazione/attrezzatura ne sia previsto il rilascio dalla normativa comunitaria, atteso che, tra l’altro, le unità da diporto, ricomprendono anche i natanti con lunghezza dello scafo compresa tra i due mt. e mezzo e i dieci mt., che non necessitano di iscrizione nell’archivio ATCN né del possesso del titolo di proprietà né della dichiarazione di conformità, essendo beni mobili senza obbligo di registrazione all’apposito Registro tenuto dalla Capitaneria di Porto”.
“Importante anche”, conclude la consigliera, “che nel regolamento emendato sia stato previsto che entro il mese di marzo di ciascun anno il Comune debba procedere a sistemare le aree/corridoi di lancio a propria cura e spese, sperando che non si riverifichi quanto accaduto nelle precedenti annualità 2022 e 2023 in cui il Comune senza un adeguato servizio pretende di ottenere il pagamento”.