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Teramo

Roseto, equilibri di bilancio. Opposizione: atto di prepotenza della maggioranza

Roseto degli Abruzzi. “In un atto di prepotenza e mancanza di trasparenza, la maggioranza Nugnes ha approvato gli equilibri di bilancio senza nemmeno presentare la proposta di delibera tanta e tale era la fretta di chiuderla nel più totale silenzio”.

La sottolineatura, polemica, arriva da tre consiglieri comunali (Teresa Ginoble, Francesco Di Giuseppe e Nicola Petrini).

“Al contrario di quanto è sempre accaduto a Roseto, il presidente del Consiglio comunale, eletta all’unanimità da tutta l’assise civica e per legge figura che dovrebbe essere super partes, non ha atteso l’ingresso in aula anche della minoranza e ha avviato la discussione su un argomento di fondamentale importanza per l’Ente consentendo persino di saltare la lettura del testo dell’atto. Una scortesia che colpisce chi siede tra i banchi dell’opposizione ma anche i cittadini presenti in aula e collegati da remoto per i quali questa delibera era ed è rimasta un vero e proprio mistero nel contenuto”,

“Questo comportamento vergognoso e irresponsabile nell’uso dei fondi comunali è un chiaro esempio della deriva antidemocratica dell’amministrazione Nugnes, che ha compiuto un vero e proprio blitz in Consiglio Comunale, dimostrando sempre più la propria chiusura e il rifiuto al confronto e al dialogo.

In meno di tre minuti, senza nemmeno esporre il testo della deliberazione sul bilancio comunale, la questione è stata liquidata. Un record negativo per un’amministrazione già nota per i suoi primati discutibili.

Tra rimproveri ai ritardatari e affermazioni che bastava la presenza della maggioranza per iniziare, i consiglieri di minoranza sono stati nuovamente umiliati da una compagine politica che agisce con arroganza e senza rispetto per le regole democratiche.

Sprezzanti dell’educazione e del fair play istituzionale, la maggioranza della SVOLTA ha evitato il confronto, temendo di dover giustificare le operazioni finanziarie mirate a sostenere una politica di spesa inutile, improduttiva e favorevole solo a pochi eletti.

Cosa resta della Roseto che conoscevamo? Solo macerie, frutto della distruzione operata dall’amministrazione Nugnes in poco più di due anni di mandato”.

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