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Teramo

Roseto, nuova localizzazone del Saffo: “grave il silenzio dell’amministrazione”

Roseto. “Leggere che il presidente della provincia di Teramo va avanti nella realizzazione del Liceo Saffo di Roseto nel sito di Voltarrosto perché il Comune non ha indicato alcuna area”, esordisce la consigliera comunale Rosaria Ciancaione, capogruppo dei Liberi Progressisti, “lascia davvero sconcertati”.

E pensare che il consiglio comunale, all’unanimità, il 5 aprile del 2023 aveva approvato specifica mozione per costituire un tavolo di concertazione deputato all’individuazione dell’area da destinare alla realizzazione del Polo Liceale Saffo.
Alla prima riunione del tavolo in data 20 aprile dello stesso anno, purtroppo, è seguito solo il silenzio, come se la questione del Liceo Saffo non riguardasse la nostra città e gli oltre 1.100 studenti che lo frequentano da ogni parte della Provincia, con criticità e disagi notevoli visto che, attualmente, la scuola ha classi dislocate su tre siti diversi, anche distanti tra loro.

Più volte il mio gruppo, così come quelli degli altri consiglieri di minoranza, ha sollecitato il Sindaco a convocare il tavolo, ma, tutto tace, in barba a quanto deliberato dal Consiglio; un’abitudine, questa, assai grave e ricorrente.
Nell’unica riunione del tavolo di 15 mesi fa, era emersa una chiara volontà da parte dei dirigenti scolastici, del corpo docente, degli studenti e dei cittadini rosetani, di mantenere il polo liceale nel capoluogo e fu ampiamente dibattuta la possibilità di valutare la costruzione della nuova scuola nelle aree delle ex fornaci Catarra e Branella, ma, anche di ricercare altre possibilità, sempre sul capoluogo, che il tavolo di concertazione avrebbe potuto valutare confrontandosi pure con i consigli di quartiere, a partire da quello di Roseto Centro che si era prontamente espresso per le aree delle ex fornaci.

Si disse anche di tenere conto, in particolare, del fattore tempo perché il più delle volte se non c’è un progetto cantierabile non si è in grado di intercettare finanziamenti e, qui, il Presidente della Provincia Camillo D’Angelo ci dice che a settembre il Ministro dell’Università sarà di nuovo a Teramo ed in quella sede dovrà riuscire a strappare un impegno per finanziare almeno una parte dei 20 milioni di euro necessari per la costruzione del polo liceale.
Ora non possiamo sottacere quanto i tempi dell’urbanistica per le fornaci siano lunghi e non si armonizzino abbastanza con la tempestività richiesta per finanziare l’opera; oltretutto nel primo lotto dell’ex Fornace Catarra in corso di definizione la scuola non risulta contemplata.

La proposta alternativa, restando sul capoluogo e con una tempistica breve, allora potrebbe essere quella di mettere a disposizione i terreni di proprietà comunale a sud del lungomare di c. 25 mila mq. o l’area ex mattatoio di oltre 11 mila mq. in cui è prevista da PRG anche la realizzazione di un sottopassaggio ferroviario che esce al mare e che consentirebbe di realizzare un anello viario con l’attuale sottopasso di Viale Marco Polo, evitando intasamenti nella zona commerciale, oltre ad impedire una cubatura di nuove costruzioni abitative e commerciali con rapporto 1/1 e con palazzi da mt. 17,50 di altezza.
“L’appello che facciamo al Sindaco Nugnes”, conclude la consigliera, “è quello di rispettare la volontà consiliare, convocando immediatamente il tavolo di concertazione, in cui è presente anche il Presidente della Provincia, affinchè possano essere prontamente valutate le diverse proposte di realizzazione del Polo Liceale in un’ottica di equilibrio tra tempi di realizzazione e relativi finanziamenti”.

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