Roseto, pietra d’inciampo per ricordare il finanziere Giustiniani
Cerimonia nella zona della stazione
Roseto. Nella zona della stazione ferroviaria di Roseto degli Abruzzi è stata posta una pietra d’inciampo per ricordare il finanziere Giovanni Giustiniani, morto nel campo di concentramento di Lublino (Polonia).
La pietra d’inciampo (in tedesco Stolpersteine), scolpita dall’artista germanico Gunter Demnig, della dimensione
di un sampietrino, è rivestita sulla parte superiore da una camicia in ottone, ove è scolpito il nome del finanziere Giovanni Giustiniani, classe 1898, nato nella frazione Montepagano.
Il manufatto è stato collocato nella sede stradale di piazza della Libertà, con l’intento di mantenere viva la
memoria dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti.
La cerimonia, tenutasi alla presenza del Comandante Regionale Abruzzo, Generale di Brigata Germano
Caramignoli, e del Comandante Provinciale di Teramo, Colonnello Fabrizio Chirico, ha visto la
partecipazione di numerose autorità civili e militari nonché dei familiari discendenti del finanziere
Giustiniani.
Nel corso dell’evento, il Generale Caramignoli ha consegnato, ai familiari dello scomparso, il Diploma di
conferimento della Cittadinanza Onoraria della Città di Vittorio Veneto (TV) per aver preso parte alla Prima
Guerra Mondiale.
Giovanni Giustiniani nasce il 18 ottobre del 1898 e si arruola nel Corpo all’età di 19 anni. Dopo l’iter di
formazione, presta servizio per un anno presso la «Legione Territoriale di Messina» prima di partire per
l’Albania e partecipare con il 14° Battaglione Mobilitato alla Grande Guerra.
Di ritorno dal conflitto, viene congedato per fine ferma e si sposa con Maria Domenica Di Stefano.
Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Giovanni Giustiniani viene richiamato in servizio nella
Legione Territoriale di Ancona.
Più tardi, trasferito a Roseto degli Abruzzi, vive dignitosamente con la sua famiglia fino a quando, per una serie
di circostanze, si trovò presente nel carcere militare di Peschiera del Garda (VR).
Qui, all’arrivo dei nazisti, fu catturato e deportato nel lager di KL Dachau e successivamente in quello di
Buchenwald.
Agli inizi del 1944, il finanziere viene nuovamente trasferito, questa volta con destinazione il campo di
concentramento di Mittelbau-Dora. Il suo viaggio attraverso gli orrori nazisti non finisce qui. Infatti, nel febbraio del 1944 viene condotto nel primo campo di concentramento realizzato dalle SS nella Polonia occupata, quello di Majdanek (Lublino), dove, un mese dopo, oramai stanco e provato dalle indicibili condizioni di vita dei campi di sterminio, Giovanni Giustiniani muore all’età di 45 anni.