Roseto, regolamento comunale bocciato: chieste le dimissioni di Recchiuti
L'appello del centro destra unito
Le forze politiche di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia di Roseto degli Abruzzi esprimono “grande soddisfazione per la sentenza del TAR che ha annullato, ancora una volta, una delibera illegittima dell’Amministrazione Nugnes”.
“La bocciatura del Regolamento del Consiglio Comunale, approvato senza il rispetto delle procedure previste, è l’ennesima dimostrazione della superficialità e dell’arroganza con cui la maggioranza continua a governare la città”, dicono in una nota le forze politiche di centro destra.
“Il Tribunale Amministrativo Regionale ha infatti confermato che la delibera n. 19 del 21 giugno 2024 è stata adottata in violazione delle norme regolamentari, non rispettando il termine minimo di 10 giorni lavorativi per il deposito degli atti prima della discussione in aula. Un errore tutt’altro che accidentale, che si inserisce in una serie di forzature sistematiche delle regole democratiche, piegate alle necessità della maggioranza. Questa è la terza bocciatura consecutiva da parte del TAR sulle modifiche al Regolamento del Consiglio Comunale, segno evidente di una gestione ostinata e raffazzonata del potere, che non riesce a rispettare nemmeno le tempistiche minime per la presentazione degli atti”.
“A pagare il prezzo di questa gestione fallimentare sono, ancora una volta, i cittadini di Roseto degli Abruzzi, che assistono a un’amministrazione incapace di rispettare le regole e che, perseverando in questo atteggiamento, spreca tempo e denaro pubblico in ricorsi e contenziosi. Risorse preziose che potrebbero essere investite nelle reali necessità della comunità anziché per difendere atti illegittimi”.
CHIESTE LE DIMISSIONI DELLA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE, GABRIELLA RECCHIUTI. “Il principale responsabile di questo ennesimo fallimento è la Presidente del Consiglio Comunale, Gabriella Recchiuti, che con la sua gestione faziosa e inadeguata ha favorito in ogni occasione lo scontro istituzionale, ignorando le norme e calpestando le prerogative dell’opposizione. Più o meno consapevolmente – il che non è certo un’attenuante, anzi – ha permesso che il Consiglio Comunale si trasformasse in un’arena di forzature e irregolarità, anziché in un luogo di confronto democratico. Per questo motivo, chiediamo le sue immediate dimissioni: una figura con un ruolo di garanzia non può restare in carica dopo una simile serie di sconfitte giudiziarie, che riguardano direttamente il suo operato e certificano la sua incapacità di garantire il corretto funzionamento dell’organo consiliare”.
“Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia ribadiscono il loro impegno per un’amministrazione trasparente, rispettosa delle regole e delle istituzioni. Al Sindaco Nugnes chiediamo di risparmiarci l’ennesima conferenza stampa difensiva, con la solita parata di giustificazioni deboli e l’immancabile difesa a oltranza di posizioni ormai indifendibili. Piuttosto, prenda atto di questo nuovo colpo alla sua credibilità politica e dimostri, almeno questa volta, un sussulto di onestà intellettuale, cambiando finalmente rotta e ponendo fine a una gestione approssimativa e dannosa per Roseto degli Abruzzi”.
E ancora: “Ma non possiamo tacere su un altro aspetto: il silenzio assordante e complice del deputato Giulio Cesare Sottanelli, che rappresenta il partito moralizzatore per eccellenza dell’orbe terracqueo, eppure in questa vicenda non ha avuto nulla da dire. Una legittimazione silente che pesa come un macigno e che non fa altro che certificare l’ipocrisia politica di chi, a parole, si erge a paladino della legalità ma, nei fatti, chiude entrambi gli occhi davanti agli abusi di potere della sua amministrazione di riferimento. Lo stesso discorso vale per l’atteggiamento remissivo del consigliere regionale Pavone, che dovrebbe rappresentare il territorio con rigore e autorevolezza, ma che su questa vicenda ha preferito voltarsi dall’altra parte.
Roseto degli Abruzzi merita serietà, competenza e rispetto delle istituzioni, non giochi di potere e forzature regolamentari. Noi continueremo a vigilare, a denunciare e a difendere il rispetto delle regole democratiche, con o senza chi oggi finge di non vedere”, concludono Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.
