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Teramo

San Leone, al via i festeggiamenti a Silvi Paese

Attesa per il Ciancialone, che sarà acceso venerdì 31

Sayonara Tortoreto

Silvi 27 maggio. Da mercoledì 29 maggio a venerdì 31 a Silvi Paese si festeggerà S. Leone, patrono della città.

 

Ad aprire i festeggiamenti alle 20,15 saranno il coro delle Voci bianche “Vox Silvestris” diretto da Chiara Leonzi formatosi da alcuni mesi nella parrocchia di S. Stefano e S. Silvestro e il ricostituito “Complesso bandistico Oratorio Città di Silvi” diretto da Marco Vignali che terranno un concerto nella Chiesa madre del SS.mo Salvatore.

Per il coro di Voci bianche si tratterà dell’esordio ufficiale. Accompagnato al pianoforte dal maestro Fabio D’Orazio, “Vox Silvestris” eseguirà cinque canti: Il cielo è di tutti (Gianni Rodari), Cielo di città (Giambattista Salinari), No man is an island Kari (Alan-Pollanen), La casetta degli gnomi (Tullio Visioli), Non basta cantar (Mario Lanaro) e Le pulci di (Tisioli e Vellia) e I Pharadisi. Il complesso bandistico Oratorio “Città di Silvi”, composto da circa quaranta musicisti, eseguirà brani della Carmen di Bizet, della Gazza ladra di Rossini, la Rapsodia ungherese di Listz, una Marcia sinfonica di Antonio Di Iorio e una serie di celebri colonne sonore di film.

Seguiranno i fuochi artifici offerti dal Comune che ha patrocinato i festeggiamenti.

Il 30 maggio sarà di scena il teatro dialettale con la compagnia La Bottega del Sorriso che presenterà la commedia “Ma come si chiame?”.

Il 31 alle 21 ci sarà la tradizionale accensione del Ciancialone accompagnata da balli in piazza. Ogni sera saranno attivi gli stand gastronomici in piazza della Porta. Nelle tre serate funzionerà un servizio bus navetta da Silvi Marina e contrade collinari a Silvi Paese.

“La festa del nostro santo patrono – ha detto il sindaco Andrea Scordella – è per la nostra città un’occasione di gioia e di ritorno con la memoria alle nostre origini. Il Ciancialone è il simbolo della forza e della determinazione dei nostri padri che hanno saputo affrontare e superare momenti di crisi, di lotta e di tragedie. Dal contrasto alle invasioni di saraceni e dei pirati al dramma del 30 agosto 1922, quando la celeberrima Banda Città di Silvi fu vittima del tremendo incidente in un passaggio a livello di Chieti Scalo che costò la vita a 11 suoi componenti”.

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