Sant’Egidio alla Vibrata, Servizio civile: il Tar rigetta il ricorso del Comune
Restano le sanzioni a carico dell'Ente
Sant’Egidio alla Vibrata. Rigettato il ricorso sulla vicenda del Servizio Civile universale. Il Tar Abruzzo, infatti, ha respinto l’impugnativa del Comune che si era opposto alle sanzioni ministeriali formalizzate dopo l’ispezione avvenuta la scorsa primavera.
L’ordinanza del Tribunale Amministrativo dell’Aquila, del 16 gennaio 2024, che anticipa di fatto la sentenza, mitiga ma non cancella le sanzioni per l’Ente a seguito delle gravi violazioni riscontrate dagli ispettori ministeriali sullo svolgimento dei tre progetti del Servizio Civile effettuati nelle sedi municipali. Durante l’amministrazione Romandini i 19 volontari erano stati impiegati in mansioni diverse da quelle per cui il dipartimento assegna uno stanziamento di 507 euro mensili cadauno, ovvero i ragazzi svolgevano l’attività ordinaria del Comune come il rilascio delle carte di identità o la gestione dei servizi cimiteriali, andandosi a sostituire ai dipendenti comunali in carenza di organico.
L’Ente non impugnerà l’ordinanza e dunque accetta la sanzione amministrativa che, come si legge nel dispositivo, prevede la cancellazione dall’albo degli enti del servizio civile universale per le quattro sedi di svolgimento dei progetti, l’interruzione delle attività progettuali per l’anno in corso e la cessazione per i volontari impiegati.
Tuttavia, uno dei requisiti organizzativi per l’iscrizione all’Albo del Servizio Civile è il numero minimo delle sedi di attuazione dei progetti e dunque, al momento, il Comune di Sant’Egidio manca di questa importante prerogativa salvo che riesca a trovare sedi diverse dal Municipio, dall’Asilo Nido Comunale e dalla Scuola dell’Infanzia per presentare una nuova istanza di iscrizione all’Albo del Servizio Civile.
Doccia fredda per i 19 volontari che dovevano essere ricollocati in altre sedi o progetti: i ragazzi hanno visto recapitarsi una lettera dal Dipartimento per le politiche giovanili dove viene loro comunicata l’impossibilità di proseguire nel servizio civile avviato, e la facoltà di ripresentare una nuova domanda per nuovi e futuri progetti perdendo così i mesi di Servizio svolti.
LA DICHIARAZIONE DEL SINDACO AMATUCCI