Sant’Egidio alla Vibrata. Prossimo step: approvazione delle osservazioni in consiglio comunale e, poi, entro l’anno un ulteriore variante. Sono ben cadenzati i tempi per perfezionare le modifiche allo strumento urbanisitico della città, anche se qualche ritardo si è accumulato.
Il numero maggiore di osservazioni, infatti, pervenute al Comune di Sant’Egidio alla Vibrata (82 rispetto alle 22 originarie) ha generato uno slittamento dell’iter relativo alla variante del Piano regolatore, che risaliva al 2023.
“L’iter si concluderà nei prossimi mesi, con tutta probabilità entro la primavera – ha chiarito il sindaco Annunzio Amatucci – quando sarà convocato un apposito consiglio comunale per l’adozione definitiva del piano”.
Al lavoro sulla variante generale al Piano regolatore, l’architetto Filippo Di Giovanni: lo strumento urbanistico era stato adottato nell’aprile del 2024, durante la precedente amministrazione, guidata da Elicio Romandini, e aveva visto un rallentamento a causa di alcuni esposti.
L’attuale variante al PRG prevede solo istanze di natura residenziale, presentate da soggetti privati alla pubblica amministrazione che, in caso di accoglimento, potrebbero portare ad un maggior consumo del suolo: i criteri per l’accettazione delle domande sono infatti, nel rispetto degli indici, che i terreni presentino le opere di urbanizzazione primaria e secondaria. Non sono previste nuove aree verdi. Entro la fine dell’anno l’amministrazione comunale ha in animo di adottare un’ulteriore variante, per consentire di partecipare anche a quei cittadini che non sono rientrati nell’attuale strumento in forza del vincolo dei 45 giorni. Nel 2026 il PRG verrà adeguato alle normative regionali e sostituito dal PUC, Piano Urbanistico Comunale.