Sant’Egidio, bullismo in centro: il racconto e la richiesta di maggiori controlli
Sant’Egidio. Una segnalazione-racconto, comparsa sui social e poi rimossa racconta di un episodio di bullismo a Sant’Egidio alla Vibrata. Una vicenda che sarebbe accaduta subito dopo un saggio di danza intorno all’una e mezza di notte.
Un gruppo di minorenni, questo sarebbe l’accaduto, già noti, avrebbero inseguito un coetaneo, riempiendolo di offese, minacce e anche calci.
Il malcapitato si avvicina a delle donne presenti in quella zona: chiede aiuto lo prendono per mano lo tranquillizzano e i bulli si allontanano.
A raccontare la vicenda è Adele Di Rocco, presidente del coordinamento Codice Rosso.
“La violenza non ha appartenenza religiosa, sociale e di sesso a prenderne parte anche ragazze con gerghi e azioni intimidatori e spesso intenzionalmente a danneggiare, da un punto di vista fisico e/o psicologico e/o sociale, una vittima debole, o perché debole di suo oppure perché isolata agendo con uno o più comportamenti di tipo aggressivo e per un periodo di tempo non determinato a priori o per futili motivi come uno sguardo di troppo all’amico o alla fidanzata .
Il bullismo è praticato anche da adulti che per noia o dopo una serata di eccessi, in un noto locale del paese, 8 santegidiesi si scagliano contro una coppia uno del branco colpisce e ferisce il ragazzo con una bottiglia in testa sfiorando la tragedia. Le indagini sono incorso a vaglio della Procura di Teramo.
Il coordinamento Codice Rosso ringrazia la donna che non è rimasta indifferente all accaduto e ha prestato supporto e aiuto al minore .
“Chiedo all’ amministrazione comunale di Sant’Egidio Alla Vibrata di attivare immediatamente la video sorveglianza presente già da anni sul territorio ma mai entrata in funzione.
Un mezzo per tutelare i cittadini che subiscono ingiustizie e un mezzo per gli inquirenti di poter intervenire nell’immediato e nelle peggiori delle ipotesi di ricostruire e individuare i soggetti”.