Minaccia di sfregiare la ex con l’acido e di ucciderle il figlio per farla prostituire: chiesti sei anni

Pescara. Sei anni di reclusione e 6mila euro di multa: questa la richiesta per un 54enne a processo a Pescara con l’accusa di aver soggiogato, minacciato e costretto la ex compagna 41enne a prostituirsi.
Come riporta l’edizione abruzzese del quotidiano Il Messaggero, tra l’agosto del 2017 e l’aprile del 2018, A.S. avrebbe quotidianamente vessato la donna, anche con la minaccia di gettarle dell’acido in faccia qualora fosse uscita di casa per frequentare altre persone, inclusa la sorella.
Le pressioni dell’uomo, psicologiche e non, avrebbero indotto la 41enne anche a prostituirsi per far fronte ai problemi economici, al punto da indurre il procuratore Anna Benigni ad avanzare l’accusa di induzione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, oltre a quelle per lesioni personali, stalking e maltrattamenti aggravati dall’essere avvenuti davanti agli occhi del figlio minorenne della donna.
La donna, dopo essersi separata dal marito a causa di un tradimento, avrebbe conosciuto A.S. su Facebook e, a causa della fragilità del momento, si sarebbe lasciata conquistare senza saper poi fuggire via dai maltrattamenti. In aula – riporta ancora Il Messaggero – il pm Benigni ha ricostruito come l’uomo ha costretto la compagna ad aprire anche un profilo su un sito di escort, indicandole come vestirsi, cosa dire per attrarre più clienti e quanto chiedere di compenso per le prestazioni consumate in due hotel di Francavilla e Dragonara, intascandosi poi i soldi.
E a ogni tentativo di rifiutarsi, la donna riceveva minacce di morte verso lei e verso il figlio: l’uomo avrebbe anche pedinato continuamente la 41enne, fino a sorprenderla con un amico e picchiarlo.
Di contro, la difesa dell’imputato parla di versione della donna amplificata, adducendo prove come un’analisi tecnica sul telefono di lei che proverebbe come la 41enne avrebbe sollecitato il titolare del sito di escort, quando i due erano già da tempo separati, a modificare l’annuncio perché non era di suo gradimento, e la versione di un fotografo che avrebbe ricevuto dalla donna un pagamento “in natura” per un servizio fotofrafico.