Sant’Egidio, gravi violazioni: sospeso per 5 anni il servizio civile VIDEO
Ente diffidato: i 19 ragazzi impiegati vengono mandati a casa
Sant’Egidio alla Vibrata. Il servizio civile universale al Comune di Sant’Egidio è sospeso e la municipalità vibratiana è stata cancellata dagli enti accreditati per poter svolgere l’attività. Tradotto in soldoni: per il Comune di Sant’Egidio c’è un sorta di radiazione per i prossimi cinque annni dove il servizio civile non potrà essere sostenuto.
E’ una sorta di mazzata quella che si è abbattuta sul Comune ed è l’effetto di una verifica ispettiva da parte del ministero effettuta lo scorso mese di aprile, quando alla guida dell’Ente c’era il sindaco Elicio Romandini. ” In seguito alla verifica ispettiva”, si legge in una nota del gruppo di maggioranza guidato dal sindaco Annunzio Amatucci, “il 30 aprile è stata protollata la relazione ministeriale nella quale venivano evidenziate gravi violazioni nella gestione relativa ai ragazzi del servizio civile”.
I ragazzi del servizio civile universale sono 19 e sono impegnati in 4 progetti: ambiente, anziani, scuola e infanzia. Tra le violazioni riscontrate, l’impiego dei volontari in mansioni non previste nel progetto, mancata erogazione della formazione generale ai volontari nel rispetto del monte ore, gravi mancanze nella realizzazione del progetto, tali da pregiudicarne il conseguimento degli obiettivi. E atti gravemente lesivi della dignità dei volontari.
Le responsabilità. L’attuale gruppo di maggioranza ricorda che il sindaco uscente, Elicio Romandini, e la sua giunta “effettuava le controdeduzioni difensive protocollate il 7 giugno, che però non hanno sortito effetti. Il nostro Ente dovrà rinunciare al servizio civile per i prossimi cinque anni con una perdita di immagine. Ma soprattutto il rammarico lo vogliamo mostrare ai ragazzi che purtroppo perdono un’occasione di crescita e una valida esperienza umana oltre che la possibilità di acquisire punteggi e titoli che potevano tornare utili nel mercato del lavoro. Sono loro le vittime di questa pagina amminstrativa e a loro che sentiamo l’obbligo di porgere le dovute scuse. Allo stesso tempo, però, prendiamo le distanze dai metodi amministrativi di un recente passato, laddove è emersa l’incapacità di gestire una realtà fondamentale e qualificante come il servizio civile universale”.
Gli scenari. L’attuale amministrazione, come ricorda il sindaco Amatucci, dopo aver comunicato la decisione ai ragazzi di dover sospendere l’attività, farà ricorso al ministero con l’obiettivo di provare a rivedere la natura del provvedimento. Con ogni probabilità il provvedimento sarà impugnato al Tar ma si cercherà anche una via diplomatica per cercare di sanare la situazione.