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Teramo

Sant’Omero, “Città che legge”: il riconoscimento

lOCATELLI

Sant’Omero ottiene la qualifica di “Città che legge” per il triennio 2024-2026.
Si tratta di un importante riconoscimento riservato alle amministrazioni comunali che si sono impegnate a svolgere con continuità politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio.

Questo titolo permetterà di gettare le basi per nuove progettualità, organizzare nuove rassegne e partecipare a specifici bandi di finanziamento per la promozione culturale del nostro paese.

 

“Una bellissima notizia con cui iniziamo il 2025″, commenta Fausta De Ascaniis, assessore con delega alla cultura. “Sono orgogliosa di poter annunciare che, per la prima volta, Sant’Omero ha ottenuto il titolo di “Città che legge”. È stato riconosciuto l’impegno profuso dal nostro Comune nel promuovere la crescita socio-culturale della comunità attraverso la diffusione della lettura. Ringrazio in particolare i sottoscrittori del Patto per la lettura, la cooperativa Virtus Coop che gestisce l’asilo nido comunale, l’AUSER e l’istituto comprensivo Nereto-Sant’Omero-Torano Nuovo che con la loro adesione hanno contribuito alla realizzazione di questo importante risultato”.

“Si tratta di un titolo nazionale che dimostra l’impegno dell’amministrazione comunale che ha investito risorse economiche e reclutato personale per la crescita culturale del nostro Comune”, chiosa il sindaco, Andrea Luzii. “Un lavoro iniziato con l’assunzione di una bibliotecaria e la riapertura della biblioteca comunale ad aprile 2024 per poi passare alle tante iniziative culturali dei mesi successivi fino alla sottoscrizione dei Patti per la lettura. Un ringraziamento particolare alla nostra bibliotecaria Paola Donatelli per il grande lavoro che svolge con cuore e passione al servizio della nostra biblioteca, rinata dal suo arrivo. Sant’Omero continua a crescere con operosità e con le idee che diventano realtà grazie alla collaborazione di tante associazioni, istituzioni e singoli cittadini. Insieme per una Sant’Omero sempre più vivibile e culturalmente vivace”.

 

 

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