Sant’Omero, l’opposizione interroga: che fine ha fatto il nuovo Prg?

Sant’Omero. Che fine ha fatto il nuovo Piano regolatore di Sant’Omero? L’interrogativo, sibillino, arriva dai 4 consiglieri di Sant’Omero Futura (Giorgio Di Sabatino, Erica Sandra Celestini, Nadia Ciprietti ed Enrico Di Egidio) che pongono la questione a pochi mesi dalla fine del mandato bis del sindaco Andrea Luzii.

“Ricordiamo benissimo l’instancabile determinazione del sindaco Andrea Luzii, nelle precedenti campagne elettorali (del 2014 e del 2019) nell’accollare responsabilità alla precedente amministrazione Pompizi per la non adozione del nuovo strumento urbanistico.

Ed ecco allora, dopo più di nove anni di gestazione, provino ora il Sindaco, l’assessore ” con
delega al Prg Adriano Di Battista e gli amministratori tutti, anche quelli soltanto chiamati alle “alzate di mano” durante le adunanze ufficiali, a decantare le proprie straordinarie competenze ed i risultati raggiunti ad oggi riguardo l’iter di approvazione del nuovo strumento urbanistico.

Ci spieghino con la solita nota congiunta se la voce circolante sulla fine della favola di favole sia realtà, ed in particolare illustrino ai cittadini precisamente i motivi ed i problemi sollevati dal professionista, che pare abbia rinunciato all’incarico.

Se così fosse ci chiediamo come un professionista dopo oltre un decennio dall’incarico – malgrado le
numerose interlocuzioni con l’Ente e gli amministratori delegati, correzioni fatte su richieste di consiglieri comunali di maggioranza e varie istanze dei cittadini – manifesti la volontà di recedere allo stesso.
Chissà se anche gli altri collaboratori decidano di emularlo, sicuramente immaginiamo che nessuno dei professionisti incaricati ha colpe in tutta questa vicenda.

Sarà stato mai corrisposto il giusto compenso al professionista ed ai suoi collaboratori?
Nonostante tutto il lavoro profuso e il lungo tempo trascorso non si è sinora giunti all’adozione del Prg da parte dell’amministrazione Luzii: sarà forse questa una delle motivazioni che si cela dietro la volontà delle dimissioni?
La pazienza fu e la rinuncia all’incarico era dietro l’angolo!

Orsù dunque qualcuno vuol farci credere che in questi otto mesi rimasti avverrà il miracolo?
Oppure, visto che la campagna elettorale è alle porte, chiederete di nuovo la fiducia ai cittadini per portare
a termine ciò di cui non siete stati capaci dopo ben lunghi dieci anni di promesse non mantenute?
A noi però piace ricordare il cavallo di battaglia di questa amministrazione, cioè quello di imputare colpe
altrui, rimarcando con piglio deciso l’incompetenza dei suoi predecessori”.