Sant’Omero. Lo spirito che ha sempre contraddistinto gli abitanti del centro storico si tramanda ai posteri e coinvolge anche i nuovi residenti.
Era consuetudine organizzare momenti di convivialità, dove ognuno con le sapienti mani si destreggiava in cucina per preparare i propri manicaretti che poi avrebbe condiviso con vicini, parenti e amici.
Le viuzze venivano inondate da profumi, rumori e chiacchiericci, ed ognuno contribuiva a rendere le serate estive uniche con quel tocco di magia che solo il “Castello” poteva dare mentre la musica del giradischi ammaliava le menti, un connubio di arte e incantesimo.
Momenti particolarmente emozionanti erano vissuti nella settimana del “Festival del Teatro Comico”, dove le piazzette venivano predisposte ad accogliere artisti di fama internazionale sul proscenio e poi si potevano assaporare piatti tipici, magistralmente preparati da cuochi locali nel ristorantino all’aperto.
I componenti del comitato centro storico vogliono ripartire da qui, dalla condivisione di momenti felici e spensierati.
Vivere il centro storico vuol dire amare la storia del borgo, voler preservare e tramandare i meravigliosi ricordi di chi in questi luoghi ha vissuto la propria infanzia.
Custodire nella memoria le storie che sapientemente ci venivano raccontate dai nostri nonni, anche quelle di paura che ci facevano temere la notte e il buio.
“Vogliamo ridare luce e far rivivere momenti colloquiali agli abitanti e non, di questo splendido borgo.
Si, perché Sant’Omero è un paese meraviglioso e come tale deve essere salvaguardato, curato ma soprattutto amato.
E, noi tutti è proprio da questo assunto che vogliamo ripartire”, si legge in una nota.