Sant’Omero. “Non è vero che l’ospedale di Sant’Omero sia oggetto di una volontà di declassamento.
E’ strumentale e banale attaccarsi alla trasformazione di una Unità operativa da complessa a semplice”.
A sottolinearlo, in una nota, è la consigliera regionale Marilena Rossi (presidente provinciale di Fratelli d’Italia) che replica ai temi oggetto, di recente, di un confronto politico nella vallata, con gli interventi del consigliere regionale Dino Pepe, del sindaco di Sant’Omero, e del presidente provinciale di Italia Viva, Elvezio Zunica. Tutti interventi bollati come carico di menzogne.
“Il direttore generale Maurizio Di Giosia ha spiegato e rispiegato che nella visione moderna e attuale della sanità, e nella filosofia della Asl di Teramo, ciò che conta è la posizione occupata nella rete ospedaliera, non la singola attribuzione di titoli e il calcolo sterile di tecnicismi”, si legge nella replica. “L’ospedale della Val Vibrata è oggetto, è sotto gli occhi di tutti, di inaugurazioni, installazione di tecnologie diagnostiche (e non solo) di ultima generazione e inserimento di livello nella rete ospedaliera.
Come accade a Giulianova, dove l’ospedale, con l’Ortopedia, è entrato in rete con l’ospedale di Teramo e i risultati dell’ortopedia a Giulianova sono addirittura entusiasmanti. E’ così che funziona oggi, cari amministratori locali vecchia maniera: oggi conta quello che si riesce a fare, non il titolo di cui fregiarsi. Perché mai la Asl dovrebbe puntare così tanto sull’ospedale di Sant’Omero se lo volesse declassare? E’ il contrario, ma purtroppo il concetto di sinergia, di rete, i concetti più moderni, non piacciono alla vecchia politica, che preferisce raccontare alla popolazione che ci sono disegni oscuri, affidati a una dirigenza connivente con qualche mente che organizza il male per l’ospedale di Sant’Omero. Tutto questo è ridicolo, oltre che, ripeto, vergognosamente strumentale.”