Sequestro Delfico, i convittori negli appartamenti Ater di via Balzarini
Per il sindaco di Teramo "priorità rientrare nello storico edificio"
Questa mattina il Comune di Teramo, nelle persone del sindaco Gianguido D’Alberto e degli assessori Stefania Di Padova e Marco Di Marcantonio, ha partecipato a una riunione con ATER, Provincia e Protezione Civile regionale e nazionale volta a verificare la possibilità di utilizzare temporaneamente gli appartamenti di via Balzarini per l’ospitalità del Convitto, in particolare per quanto concerne l’aspetto della residenzialità dei convittori (cinque).
Questo sempre “nella consapevolezza che la priorità deve essere quella di creare le condizioni per rientrare subito al Delfico”. La proposta era stata avanzata, già nella giornata di giovedì, nell’immediatezza del sequestro, dal sindaco Gianguido D’Alberto, che ieri pomeriggio ha effettuato un primo sopralluogo nella struttura insieme alla presidente Ater Maria Ceci, alla preside del Convitto Daniela Baldassare e al vicepreside Berardo Rabbuffo, per valutare se vi fossero spazi adeguati e sufficienti alle necessità della scuola.
“Nel ringraziare la Protezione Civile regionale e il Dipartimento nazionale di Protezione civile, oltre che l’Ater per la disponibilità dimostrata – commenta il primo cittadino – come istituzioni stiamo facendo tutto il possibile per dare risposte immediate a una situazione di emergenza. Come Comune, fin dal primo momento ci siamo messi a disposizione della Provincia e del Convitto per supportarli, nella leale collaborazione tra enti, nell’ottica di tutelare studenti e personale scolastico e, di conseguenza, il diritto all’istruzione. In quest’ottica ho proposto di utilizzare gli appartamenti di via Balzarini acquistati dalla Regione per fare fronte all’emergenza abitativa post sisma che interessava gli inquilini ATER, per ospitare temporaneamente gli studenti convittori, essendo quella di via Balzarini, anche rispetto alla finalità con cui era nata, l’unica eventualmente adeguata e che consentirebbe di conservare lo spirito comune della convittualità”.
Questo, come evidenziato nella riunione dal primo cittadino, anche in virtù della vicinanza con l’Università e della possibilità di stipulare un eventuale convenzione con l’Ateneo per fornire ai ragazzi anche il servizio mensa. “Nel corso dell’incontro, nell’evidenziare il legame tra il sisma e il provvedimento che ha portato al sequestro, abbiamo condiviso il percorso da seguire, con la Provincia che adesso provvederà ad avanzare la relativa richiesta – conclude il primo cittadino – nella consapevolezza che la priorità non può che essere quella di rientrare nello storico edificio che ospita il Convitto e il Liceo Classico Melchiorre Delfico”.
Nel frattempo il Comune sta proseguendo tutti le attività di verifica, coordinate dagli assessori Marco Di Marcantonio e Miriam Tullii finalizzate al trasferimento provvisorio degli studenti di elementari e medie alla De Jacobis e alla San Berardo.