Alba Adriatica. Il gruppo consiliare Siamo Alba torna a prendere posizione sulla questione legata ai lavori di riqualificazione del lungomare Marconi partendo da un inciso.
La polemica, peraltro già nata nell’ultimo consiglio comunale con una specifica interrogazione consiliare sulla pagina Facebook “Antonietta Casciotti sindaco”, che resta profilo personale ma non istituzionale.
La verità risiede nei fatti. “La richiesta di documentazione integrativa da parte della Soprintendenza è legittimata dal fatto che si è agito disattendendo le prescrizioni impartite dallo stesso ufficio nel marzo 2022, in difformità, dunque, alle prescrizioni di un ministero”, si legge nella nota.
“La realtà è che, se non si fosse sollecitato un sopralluogo, l’amministrazione avrebbe continuato a suonarsela e cantarsela a ritmo delle loro illusorie verità.
Ebbene, il gruppo Siamo Alba ha da un anno e mezzo lavorato, alacremente, sulle carte documentali, ricostruendo passaggi oscuri e non lineari. Un susseguirsi di perizie e relazioni agronome prodotte a ritmo incessante come se il ripetersi di una bugia divenisse verità.
Un altalenarsi di posizioni: pioppi sani nel 2016 per poi essere classificati senza l’utilizzo del resistografo come malati a lunga degenza, perizie post abbattimento, pioppi considerati di intralcio alla realizzazione degli attraversamenti pedonali progettati, pioppi, infine, divenuti pericolosi per la pubblica incolumità.
Tutto ciò che affermiamo è incontrovertibile e verificabile dalla documentazione a cui abbiamo avuto accesso in questi lunghi mesi.
Ci chiediamo cosa porti tutto questo disamore nei confronti dei pioppi, dei pini, questa scarsa considerazione nei confronti di una petizione, sottoscritta dalla maggioranza della popolazione che si ribella e contrasta questa volontà miope di abbattere le specie arboree presenti nel lungomare
che hanno assolto e assolvono tutt’oggi alla propria funzione.
La radice del problema sembrerebbe risiedere in quella che è la manutenzione del verde urbano, sui costi elevati ma anche sulla manutenzione del verde pubblico che ha arrecato, incautamente, danneggiamenti al patrimonio arboreo albense.
Ci chiediamo perché la democrazia, l’ascolto, il confronto e la trasparenza non sono principi cardine dell’agire dell’amministrazione Casciotti?
Ripercorriamo alcuni passaggi che sono stati compiuti
800 firme raccolte per inserire il progetto del lungomare tra i punti all’ordine del giorno del Consiglio Comunale al fine di divulgarlo dettagliatamente ai cittadini;
7000 firme raccolte per fermare il taglio indiscriminato degli alberi nel secondo tratto del lungomare;
10 i punti programmatici tendenti al miglioramento dell’apparato progettuale che aveva l’obiettivo di rendere più attuale, maggiormente rispondente alle esigenze dei cittadini, dei turisti e degli operatori commerciali.