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Teramo

Siamo Roseto, Bella Roseto e Fratelli d’Italia: attacco alla maggioranza sul regolamento consiliare

“Il Consiglio comunale di Roseto degli Abruzzi ha perso tutta la sua dignità per colpa dell’amministrazione Nugnes” è quanto dichiarano i consiglieri Teresa Ginoble, Francesco Di Giuseppe e Nicola Petrini all’indomani della seduta consiliare durante la quale è stata trattata la proposta di ripristino del Regolamento presentata dai tre consiglieri.

 

“Questa volta sentiamo l’esigenza non di fare semplicemente chiarezza bensì di muovere un’accusa forte nei confronti della maggioranza: per l’ennesima volta Nugnes e la sua squadra si sono impossessati di una nostra proposta, l’hanno modificata a proprio piacimento (esercitando nuovamente l’eccesso di potere) per poi votarsela in modo completamente illegittimo. Avevamo chiesto di ridare efficacia al vecchio regolamento perché dopo la sentenza del TAR non era più valido. Questo passaggio avrebbe assicurato a tutti la certezza degli atti adottati in Consiglio. E invece ci siamo trovati davanti a questo gruppo di dilettanti allo sbaraglio che con l’ennesima furbata, da inesperti del diritto, si è di nuovo condannato ad una sonora e sicura bocciatura da parte dei giudici” aggiungono i tre consiglieri.

Con supponenza, arroganza e anche tanta superficialità la maggioranza, guidata dal presidente del consiglio Recchiuti e dal consigliere Pavone, ha approvato emendamenti, errati sia nella forma sia nella sostanza, che servono solo a consentire l’uso della fascia alla Recchiuti (della quale sembra davvero non poter fare a meno), a mettere il bavaglio alla minoranza eliminando i preliminari (con i quali i consiglieri di minoranza possono riportare la voce dei cittadini rosetani all’interno dell’assise civica) e a minare definitivamente la possibilità di fare opposizione in consiglio comunale. Questa manovra ha suscitato una reazione forte da parte dell’intera minoranza presente (formata dai tre firmatari della proposta e dai consiglieri Sabatino Di Girolamo e Rosaria Ciancaione) la quale, consapevole della forzatura in atto, ha abbandonato l’aula per protesta.

“Altro che Roseto città della gentilezza! L’amministrazione Nugnes ha spogliato il Consiglio comunale della sua autorevolezza e ha buttato regole e leggi nel cestino. Vige la più assoluta presunzione di poter fare ogni cosa a proprio piacimento. Se anche stavolta, come è facile prevedere, il TAR ci darà ragione, Sindaco e presidente del Consiglio dovranno obbligatoriamente dimettersi” concludono Ginoble, Di Giuseppe e Petrini.

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