ACCEDI AL CANALE WHATSAPP E RICEVI LE TOP NEWS DEL GIORNO:

ACCEDI AL CANALE
Teramo

Sisma, il commissario Castelli in audizione al Senato contro il rischio infiltrazioni

lOCATELLI

Il Commissario straordinario alla ricostruzione sisma 2016, senatore Guido Castelli, ha svolto una relazione nel corso dell’audizione alla VII commissione del Senato (Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici) sul fenomeno delle mafie e delle altre associazioni criminali.

 

“Prevenire le infiltrazioni mafiose nel cantiere sisma 2016 non è solo una necessità pratica, ma un imperativo morale. È indispensabile che lo Stato, attraverso
strumenti adeguati e controlli rigorosi, garantisca che ogni risorsa destinata alla ricostruzione venga utilizzata nel rispetto della legalità e per il bene delle comunità colpite.

Solo così sarà possibile restituire dignità a territori feriti e assicurare un futuro prospero e
sicuro per i loro abitanti”.

“Grazie all’iniziativa del senatore Raoul Russo – ha spiegato il commissario Castelli – ho potuto raccontare l’esperienza della struttura commissariale nella ricostruzione del Centro Italia, dove sono al momento attivi 9000 cantieri per la “privata” e altri 3500 per la “pubblica”. La nostra sfida si gioca su tre obiettivi: Legalità, Trasparenza e Tempestività”.
Il cambio di passo impresso alla ricostruzione, che si è percepito in questi due ultimi anni di lavori, potrebbe rendere attrattivo il territorio del cratere anche per le organizzazioni criminali in cerca di nuove illecite opportunità, dopo la fine delle operazioni possibili con il Superbonus 110%.

“La pietra angolare dell’intervento della Struttura commissariale è la collaborazione con la Struttura di Missione istituita presso il Ministero degli Interni, con la norma contenuta nel DL 189/2016: la Struttura di Missione è competente a eseguire tutte le verifiche preliminari alla stipula di contratti di qualunque valore, con competenza funzionale ed esclusiva, assicurando il coordinamento e l’unità di indirizzo di tali attività, in stretto raccordo con le Prefetture-uffici territoriali del Governo delle Province interessate dagli eventi sismici.

Abbiamo l’obbligo di preservare la nostra terra dal rischio che la criminalità, allettata da una ricostruzione finalmente decollata, possa insinuarsi tra le pieghe della nostra comunità. La lotta contro le mafie non deve conoscere sosta, la criminalità deve stare alla larga dai cantieri del centro Italia. Da questo punto di vista, la sinergia tra le istituzioni è fondamentale per prevenire le infiltrazioni e per proseguire senza sosta nel nostro lavoro di ricostruzione”.

Il DL 189/2016 ha previsto tra l’altro l’istituzione dell’Anagrafe Antimafia degli Esecutori, un elenco in cui devono essere iscritti tutti gli operatori economici che intendono partecipare, a qualunque titolo e per qualsiasi attività, agli interventi di ricostruzione pubblica e privata nei comuni del “cratere”. La gestione di questa Anagrafe è affidata alla Struttura di Missione per la prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata negli interventi di ricostruzione post-sisma nelle aree del centro Italia.

L’Anagrafe degli Esecutori diventa condizione imprescindibile per una corretta indicazione degli operatori considerati affidabili e non soggetti a infiltrazioni mafiose. “Fondamentale è la costante relazione con le Prefetture con chi svolge sul territorio le attività di ricostruzione, così come è essenziale l’interlocuzione con Anac per tutto quanto attiene la ricostruzione pubblica – aggiunge il Commissario Castelli – così come fondamentale è lo sviluppo dei Protocolli d’intesa territoriali che sperimentano soluzioni innovative rispetto
ai nostri tre obiettivi principali: Legalità, Tempestività e Trasparenza”.
Dopo una lunga e complessa concertazione con le organizzazioni sindacali, anche al fine di rispettare le norme in tema di trattamento dei dati del personale sui cantieri, sono state adottate diverse e specifiche misure per prevenire le infiltrazioni mafiose nei cantieri, tra cui quelle relative all’introduzione dei badge elettronici di cantiere, per favorire la tracciabilità del personale e delle maestranze nei cantieri pubblici e privati.

“L’introduzione dei badge elettronici e del settimanale di cantiere si inserisce in un più ampio quadro normativo volto a garantire la sicurezza e la legalità nei cantieri della ricostruzione post-sisma- ha spiega il Commissario Castelli – dove abbiamo l’obbligo di adottare sistemi di monitoraggio elettronico per le presenze nei cantieri, rafforzando così e misure di prevenzione contro le infiltrazioni mafiose. C’è anche il divieto di sub-appalto a cascata, che stabilisce che l’esecuzione delle prestazioni affidate in subappalto non può essere, a sua volta, oggetto di ulteriore subappalto in ragione delle specifiche esigenze dell’appalto e per prevenire fenomeni di infiltrazione da parte delle organizzazioni criminali”.

“Il compito della Struttura Commissariale – ha concluso il senatore Castelli – è quello di fare un uso razionale del potere di deroga normativa, così come di promuovere la conoscenza più dettagliata delle attività in corso, per garantire l’interoperabilità dei sistemi operativi in favore della trasparenza e del controllo”.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio