Sospensione reddito di cittadinanza: a Pineto che fine faranno i servizi attivi grazie ai Puc?
Chiesto un incontro in Regione
Il M5S di Pineto si dichiara fortemente preoccupato per “il futuro di tutte quelle persone che da qualche giorno si sono viste recapitare, tramite messaggio dall’INPS, la sospensione dell’erogazione del Reddito di Cittadinanza “in attesa di eventuale presa in carico da parte dei servizi sociali”.
“L’odio politico manifestato da questo governo fin dai tempi in cui sedeva nei banchi dell’opposizione, nei confronti del Reddito di Cittadinanza che è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, è sfociato nella sua soppressione ad opera del D.L.48/2023 convertito in L. 85/2023. L’odio politico, con la complicità dei mass-media che si sono prestati a raccontare notizie poco credibili, a volte persino false, è sfociato in un odio sociale verso i poveri. Sì, perché per percepire il RDC bisognava essere poveri. Come altro definire chi ha un ISEE inferiore ad 9.360euro, un patrimonio immobiliare inferiore ad € 30.000 e un patrimonio mobiliare inferiore a 6.000euro?”
“A Pineto nel 2022 erano circa 190 i beneficiari che, con un importo medio di circa 500 euro mensili, facevano fronte alle esigenze di prima necessità, per se stessi e per i propri familiari. Soldi che comunque venivano spesi e quindi reimmessi sull’economia del territorio. Attualmente (dati aggiornati ad agosto 2023) i beneficiari del RdC sono meno e per l’esattezza 131, probabilmente perché nel corso del 2023 le domande non sono state rinnovate vista la campagna denigratoria perpetrata dal governo Meloni che annunciava la soppressione della misura di contrasto alla povertà, neanche fosse uno strumento di morte come lo è la guerra in Ucraina, alla quale pure contribuiamo fornendo le armi da più di un anno, senza batter ciglio”.
“C’è da ricordare inoltre”, prosegue la nota di Filippo Da Fiume, Assessore al Bilancio e portavoce M5S Pineto
e Silvia Mazzocchetti, Capogruppo in consiglio comunale per il M5S Pineto, “che molti dei beneficiari del RdC sono stati coinvolti in percorsi formativi tenuti dall’ente, per poi essere impiegati nei progetti utili alla collettività. Grazie ai cosiddetti PUC Pineto ha potuto godere di un servizio bibliotecario con orario continuato, di un personale del verde aumentato di diverse unità e impiegato nel progetto “cura della città” e un ulteriore progetto di polizia locale attiva sarebbe partito a breve. Nel 2023 le 6 persone coinvolte nei PUC hanno contribuito ai servizi utili alla collettività offrendo il loro tempo e lavoro. Cosa ne sarà di questi servizi?”
“Raccogliendo la richiesta avanzata dall’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sulmona Attilio D’Andrea chiediamo un incontro urgente in Regione per capire come si intende far fronte alle drammatiche situazioni sociali che ne stanno derivando, anche alla luce del fatto che la nuova Carta Solidale ha quale requisito di accesso proprio quello di non essere stato percettore del reddito di cittadinanza. Una discriminante che oltre ad essere manifestamente illogica mette nero su bianco il metodo punitivo e disprezzante con il quale l’attuale governo di centrodestra sta demolendo, una ad una, tutte le misure socio-economiche realizzate dai governi Conte1 e 2. (RdC, decreto dignità, PNRR, taglio dei vitalizi, Cashback, Superbonus, solo per citarne alcune)”, conclude il M5s Pineto.