Stadio Bonolis, la tifoseria “preme”: “La politica sani la situazione”
Intanto Sedici Gradoni contestano ritorno di Campitelli come sponsor
“Quando nell’estate del 2023 abbiamo deciso di intraprendere questa battaglia lo abbiamo fatto con la consapevolezza che rimanere fuori dallo Stadio sarebbe stato un grande sacrificio. Una scelta coraggiosa che ci avrebbe privato di tante emozioni ma l’imbarazzante scenario del Bonolis non poteva essere avallato dalla nostra presenza”.
A dirlo il Club Biancorosso e i Vecchi Diavoli.
“La notizia di un accordo oramai in fase di definizione tra il privato e la pubblica amministrazione, finalizzato all’azzeramento della attuale convenzione, rappresenta per noi un decisivo passo in avanti che accogliamo con estrema soddisfazione. Dalle notizie in nostro possesso a breve lo schema dell’accordo verrà portato all’approvazione dell’assise civica. Riteniamo quella seduta consigliare un momento importantissimo per la nostra Città e per il futuro del nostro amato Teramo calcio 1913. Potremo finalmente rivendicare CON ORGOGLIO la effettiva proprietà di uno degli impianti più belli e funzionali del panorama calcistico nazionale.
Dal privato non ci aspettiamo nulla e lungi da noi solo pensare di voler chiedere qualcosa ma dai nostri rappresentanti istituzionali ci aspettiamo tantissimo”.
E ancora: “Sarebbe importante in quella giornata poter registrare una forte unità di intenti della politica tutta, un segnale di vera coesione. L’auspicio è quello di assistere ad un confronto onesto dove i giochi della politica non prendano il sopravvento sulle legittime esigenze di una intera comunità, non solo sportiva. Così come gradiremmo vedere ammainate le bandiere di partito a vantaggio di quella con i colori della nostra Città. L’unica che unisce e non divide. In quella occasione tutta la tifoseria sarà chiamata a raccolta presso il Parco della Scienza. Presenziare alla discussione oltre che un diritto è un atto DOVEROSO per chi ha veramente a cuore le sorti del calcio Biancorosso. Ci stiamo giocando la più importante delle partite. In ballo c’è il nostro futuro calcistico ma anche e soprattutto una grande fetta di dignità e di credibilità politica e sociale. Il tempo delle chiacchiere è finito….sanate questa vergogna SUBITO e senza indugi”.
Intanto i Sedici Gradoni hanno contestato con uno striscione esposto al vecchio stadio il ritorno di Luciano Campitelli vicino al Teramo come uno tra i main sponsor.