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Teramo

Studenti della Val Vibrata diretti nelle Marche fatti scendere a Martinsicuro: il caso

Sayonara Tortoreto

Martinsicuro. La corsa scolastica si ferma a Martinsicuro, per arrivare a San Benedetto gli studenti si devono organizzare in maniera autonomo.

E’ un problema mai conosciuto prima quello che segnala una mamma di una studentessa di 15 anni, della Val Vibrata che, al pari di altri giovani, frequenta scuole nelle Marche.

Il problema. La Tua, infatti, come viene raccontato, senza alcuna comunicazione (diretta o indiretta) ha deciso di ridurre e sopprimere la corsa del sabato che parte da Nereto, Torano per poi toccare Controguerra, Colonnella e Martinsicuro e poi raggiungere San Benedetto del Tronto. Con un effetto molto pratico: il capolinea è a Martinsicuro e gli studenti devono scendere.
Le lezioni, nelle Marche, sono riprese, lo scorso 13 settembre senza alcuna modifica rispetto al passato: a scuola dal lunedì al sabato e dunque anche gli abbonamenti sono stati tarati in questa maniera.
Nei giorni scorsi sul sito della Tua è comparso un avviso nel quale si parlava della settimana breve per le scuole teramane, Val Vibrata esclusa.

“Poiché Nereto, Torano, Controguerra, Colonnella sono parte della Val Vibrata e numerose sono le linee verso le Marche (Ascoli e San Benedetto) legittimamente abbiamo pensato che per noi le cose non sarebbero cambiate.
Nei giorni scorsi, dal 13, le corse ci sono state come per gli anni scorsi e gli autisti (che c’è da premettere sono diversi ogni giorno e se interrogati per avere informazioni, spesso o non sanno rispondere proprio oppure non hanno certezza di ciò che rispondono considerato che magari è la prima volta che fanno quella linea e, questo è un problema che si pone tutto l’anno per cui i ragazzi non hanno mai un riferimento diretto e costante) non hanno comunicato nulla ai ragazzi.

Questa mattina l’autista di turno si è reso conto che sono saliti, alle fermate, numerosi studenti, al che gli è venuto il dubbio che loro non sapessero che non sarebbero arrivati a scuola a San Benedetto, ma li avrebbe lasciati a Martinsicuro”.
Informazione che non è stata fornita in maniera preventiva ai ragazzi e ai genitori in maniera diretta e indiretta, nemmeno all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento. Ma sul sito non si parla doi interruzione del servizio, nemmeno oggi, a Martinsicuro.
L’autista di turno, di fronte ad una situazione nuova, per certi versi paradossale, ha contatto l’azienda, ma alla fine ha dovuto far scendere i ragazzi a Martinsicuro.
I ragazzi, pur di non perdere il giorno di scuola, tra grosse difficoltà hanno provato ad organizzarsi. Ma la vicenda non finisce qui, anche perchè c’è ci pensa di fare una querela ai carabinieri per l’accaduto.

“Ma i funzionari della Tua che vogliono fare e ci dicono che fanno il servizio di trasporto pubblico nelle Marche (che sono diversi lustri avanti a noi abruzzesi che siamo rimasti al Medioevo!) e che per questo ci chiedono di pagare un servizio che noi paghiamo, prima di prendere le decisioni che hanno preso, non dovrebbero quantomeno acquisire le informazioni minime affinché non commettano delle sciocchezze le cui conseguenze poi ricadono sugli studenti, in gran parte minori e le loro famiglie?
Non avrebbero dovuto, quantomeno informarsi circa il fatto che a San Benedetto la settimana breve per le superiori non è stata adottata?
Possibile che siano interessati solo e soltanto ad incassare il corrispettivo di un servizio che non sono in grado di offrire?”

Due le corse interessate dal problema una che da Nereto arriva a San Benedetto e l’altra che da Corropoli passa per Alba Adriatica e poi nelle Marche.

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