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Superbonus, Castelli: la misura resta per i comuni del cratere

Sayonara Tortoreto

Il Governo Meloni ha sempre dedicato una forte attenzione ai problemi della ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2009 e del 2016, provvedendo a introdurre norme decisive per il cratere: dal Dl 3/2023 fino al recente rifinanziamento che consente di stabilizzare oltre 350 dipendenti pubblici impegnati nelle opere della ricostruzione. Tutti provvedimenti che non hanno lasciato sole le famiglie e le imprese dei territori colpiti dalla devastante sequenza sismica del 2016/17.

Anche in questo nuovo Decreto legge sul 110%, diversamente dalle indiscrezioni iniziali, le ragioni del cratere sono state rispettate sono certo che questa attenzione non verrà meno. Ho personalmente rappresentato al Governo le esigenze del cratere e la certezza di non essere lasciato solo. Il decreto consentirà ai proprietari degli immobili lesionati o distrutti dal sisma di continuare a sommare il contributo sisma alle agevolazioni offerte dal 110%. Le modifiche attese sul 110 non si applicheranno alle aree del sisma. 2016 e 2009, così recita testualmente la lettera b del comma 1 dell’articolo 1 del provvedimento appena bollinato e che domani sarà alla firma del Presidente della Repubblica.

Peraltro, per le comunità del cratere l’uso del 110% si è reso necessario solo per integrare il contributo parametrico per la ricostruzione, dopo la fiammata inflazionistica che aveva fatto saltare ogni previsione di spesa, a fronte dell’aumento del 30-40% delle materie prime.
Mi auguro addirittura che aggiornando il contributo sisma si possa rapidamente fare a meno del 110%, che per i proprietari degli immobili danneggiati si era proposto come strumento difensivo e integrativo (non certo speculativo) rispetto al contributo parametrico sisma.

“La scelta del Governo di escludere dal blocco alla cessione di credito e sconto in fattura i crediti ‘superbonus sisma’ relativi alla ricostruzione del cratere appenninico è una decisione di buonsenso. Le comunità come quelle della regione Abruzzo, profondamente colpite dal sisma dell’Aprile 2009 hanno dimostrato il coraggio della rinascita e la forza di ripartire da zero con una ricostruzione che il Governo non vuole in alcun modo smettere di supportare. Il Superbonus ha lasciato una pesante eredità sui conti pubblici e su questo siamo corsi ai ripari”. Lo dichiarano i parlamentari abruzzesi di Fratelli d’Italia il deputato Guerino Testa e i senatori Guido Liris e Etelwardo Sigismondi.

 

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