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Teramo

Teatro Teramo, la minoranza: “Ci rivolgeremo alle Autorità a tutela della democrazia”

In replica alle dichiarazioni del gruppo di maggioranza al Comune di Teramo

Il comunicato stampa proveniente, more solito, non da qualche soggetto identificabile ma da un generico “I Gruppi Consiliari di maggioranza al Comune di Teramo”.. (tutti i consiglieri di maggioranza sono stati edotti del contenuto di detto comunicato??) si commenta da solo”.

 

Così i Consiglieri di opposizione Carlo Antonetti, Laura Angeloni, Niki Bartolini, Luca Corona, Mario Cozzi, Alessandro Di Berardino, Alessio Di Egidio, Franco Fracassa, Maria Cristina Marroni, Caterina Provvisiero, Berardo Rabbuffo, Pasquale Tiberii.

“Anche in relazione all’uso “disinvolto” della lingua italiana atteso che, oltre a non contenere alcuna minima risposta sul merito della grave vicenda del Cine-teatro Comunale, anche giudiziaria, fornisce una lettura ancor più preoccupante delle motivazioni poste a sostegno del modus operandi dell’Amministrazione fortemente censurato dalla sentenza del Tar avventurandosi, peraltro con la consueta arroganza, nella formulazione di una eccezione procedurale in ordine alle modalità di convocazione della Commissione di indagine palesemente errata e inconferente che dimostra come l’attuale maggioranza non abbia conoscenza e contezza neanche delle norme che essa stessa si è data!”.

E’ sufficiente, infatti, prendere in esame l’art. 30 dello Statuto Comunale per comprendere come la richiesta dei consiglieri di opposizione risulti corretta, legittima, dovuta e formulata ad esclusiva tutela dei cittadini teramani.

Detto ulteriore grave comportamento rafforza la nostra convinta adesione all’invito proveniente dalla maggioranza di rivolgerci alla competenti Autorità, nessuna esclusa, (Procura della Repubblica, Corte dei Conti ecc…) a tutela della democrazia, della trasparenza, della verità, della partecipazione e dei cittadini. Avremmo voluto discutere di tutto ciò all’interno del Consiglio Comunale ma la paura e l’arroganza della maggioranza non ce lo hanno consentito. Siamo pronti”.

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