Teatro Teramo, “Avviare dialogo con attività commerciale”
Il parere del dirigente PD Manola Di Pasquale sul ricorso al Tar dell'attività "Sotto Sopra" per evitare di perdere i fondi
“Il progetto di ristrutturazione e adeguamento del Teatro Comunale di Teramo è un’occasione unica ed imperdibile per una città capoluogo che merita spazi adeguati nei quali accogliere, promuovere e favorire la cultura”.
A dirlo Manola Di Pasquale, dirigente regionale del Partito Democratico.
“Il Teatro Comunale di Teramo è fra le opere a rischio finanziamento dopo la rivisitazione del Pnrr voluta dal Governo. Veder sfumare ora, dopo che già sono stati affidati i lavori, gli oltre dieci milioni di euro previsti per l’intervento sarebbe uno schiaffo inaccettabile alla comunità teramana e al lavoro di quanti hanno creduto in questo progetto. Sulla garanzia dei fondi la politica deve battersi con fermezza”.
Per Manola Di Pasquale, “va avviata a mio avviso una interlocuzione con il titolare dell’attività “Sotto Sopra”, negozio di abbigliamento che occupa gli spazi del Teatro Comunale, che ha presentato ricorso al Tar contro il progetto. Le ragioni dell’imprenditore, che da anni con la sua attività oltre a garantire posti di lavoro contribuisce alla crescita economica della città, sono comprensibili ma l’interesse comune in taluni casi deve prevalere. Questo è uno di quelli. L’azione legale avviata, però, può essere superata evitando che generi ostacoli e lungaggini che non farebbero il bene di nessuno: la via del dialogo fra le parti, in questo caso il Comune e il privato, va perseguita con tenacia affinché si giunga ad un accordo che tuteli interessi pubblici e privati. Auspico si possa giungere ad una intesa nel bene di tutta la collettività che trae linfa vitale dalla cultura ma che non può fare a meno del commercio e di imprenditori che scelgono ogni giorno, anche a fronte di tante difficoltà, di continuare ad investire a Teramo. Con chi crea lavoro e favorisce l’economia locale va tenuta spalancata la porta del dialogo e della collaborazione”.
Il Tar si esprimerà sulla sospensiva a fine novembre.