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Teramo

Teramare ai saluti: il futuro della blu economy

TeraMare è giunta alla sua conclusione. Tre giorni di eventi che hanno visto la partecipazione di centinaia di cittadini e di turisti che per l’intero fine settimana hanno affollato il Molo Sud e il lungomare di Giulianova e di Roseto, richiamati dalla presenza della Marina Militare che per l’occasione ha fatto giungere sulla costa abruzzese le unità navali Gaeta e Altair e la Fanfara dell’Accademia di Livorno.

 

L’appuntamento, primo e unico nella storia del territorio teramano, è stato promosso dalla Camera di Commercio del Gran Sasso con l’obiettivo di valorizzare l’ambiente costiero e la portualitá come luoghi nei quali operare in una logica di “sistema” per favorire lo sviluppo di professionalità e imprese locali.

“Un processo – ha spiegato la presidente della Camera di Commercio Antonella Ballone intervenendo all’incontro di questa mattina al porticciolo turistico di Roseto degli Abruzzi – nel quale l’ente camerale svolgerà un ruolo di coordinamento di istituzioni enti, associazioni, istituti di formazione, di ricerca e universitari con l’obiettivo di generare progetti e strategie di valorizzazione e promozione delle attività economiche legate al mare e alle possibili connessioni non solo tra le sette città di questo tratto che rappresenta un terzo della costa abruzzese, anche con l’altra sponda dell’Adriatico e con l’entroterra”.

 

Al tavolo dei saluti finali si sono alternati l’onorevole Giulio Cesare Sottanelli, il vicesindaco di Roseto degli Abruzzi Angelo Marcone, insieme a Fabrizio De Gregoriis, presidente del Circolo nautico “Carlo Vallonchini” che gestisce il Porto Rose di Roseto, il Capitano di Fregata Nicola Ricci, comandante della nave Altair che hanno accolto la presenza del presidente nazionale di Unioncamere Andrea Prete che ha espresso il suo plauso all’iniziativa e ha invitato tutti a puntare sull’economia del mare:
“La Blue Economy è un tema molto attuale, significa nautica, cantieri, pesca, ricettività  e dunque turismo. È un comparto già molto importante a cui in Italia deve guardare con sempre maggiore programmazione e nel quale il territorio abruzzese con le sue potenzialità può e deve continuare a investire”.

 

 

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